Gli assurdi prezzi dei ristoranti di Claudio amendola - (@rezza_romana) - ilmangione.it
Gli incredibili prezzi per mangiare nei ristoranti di Claudio Amendola, davvero da non credere.
L’attore, volto amato dal pubblico italiano, ha deciso di portare la cucina romana in primo piano, facendo assaporare ricette tradizionali con un tocco personale. Ogni preparazione è curata nei dettagli, dalla scelta degli ingredienti alla presentazione estetica, regalando un’esperienza multisensoriale unica.
Dopo il successo di Roma, ha aperto una nuova sede a Milano, a Porta Venezia, in un ambiente che fonde calore romano e design contemporaneo. Il ristorante, chiamato Frezza, è un luogo pensato non solo per mangiare, ma anche per vivere momenti di convivialità e allegria autentica.
Gli incredibili prezzi di Frezza
La cucina utilizza strumenti e materiali tradizionali, come le pentole “de coccio”, capaci di conservare calore e sapori autentici, rendendo ogni portata un piccolo capolavoro. Piatti come amatriciana, carbonara, supplì e carciofi alla giudia diventano veri e propri simboli della romanità più genuina, serviti con cura e passione.

Claudio Amendola non si spaccia per chef, ma collabora con professionisti esperti come Andrea La Caita, garantendo qualità e coerenza tra tradizione e innovazione. Il servizio è attento, accogliente e informale, senza snaturare il contesto culinario, proprio come ci si aspetterebbe da una vera trattoria romana.
Per quanto riguarda i prezzi, la filosofia del ristorante è chiara, offrire qualità senza ostentare lusso eccessivo, mantenendo costi accessibili e proporzionati alla qualità. Gli antipasti variano dai sette ai diciannove euro, mentre i fritti si aggirano intorno ai tre euro ciascuno, garantendo una varietà interessante.
La pizza romana croccante è proposta tra sette e diciassette euro, con impasti leggeri e ingredienti selezionati che ricordano le ricette delle nonne romane. I secondi piatti oscillano tra quindici e ventitré euro, mentre i dolci classici come la zuppa inglese o le crostate costano circa otto euro.
Il progetto conferma l’idea che Amendola ha sempre sostenuto, cioè cucinare è come recitare, ogni ingrediente è una parola e ogni piatto racconta una storia. La “romanità” del locale non è un vezzo estetico, ma un modo di vivere e condividere la cultura culinaria della capitale.
Sedersi a tavola significa immergersi nell’atmosfera familiare e accogliente, fatta di risate, conversazioni spontanee e profumi che richiamano la cucina casalinga più autentica. Provare i piatti di Frezza significa sentirsi parte di un racconto che unisce ricordi di infanzia, passione per il cibo e carisma.
Tra Roma e Milano, Claudio Amendola dimostra che la cucina può essere davvero un linguaggio universale, un ponte tra persone e culture. Anche i piatti più semplici possono regalare emozioni profonde e indimenticabili, se preparati con amore e rispetto per la tradizione.
