Supermercato, cibi a breve scadenza: cosa devi sapere - Ilmangione.it
Supermercato, i cibi a breve scadenza sugli scaffali sono davvero sicuri per la salute? Tutto quello che c’è da sapere.
Con l’aumento dell’attenzione verso la sostenibilità e la riduzione degli sprechi alimentari, i prodotti a breve scadenza nei supermercati rappresentano una scelta sempre più comune tra i consumatori italiani.
Offerti spesso con sconti vantaggiosi, questi alimenti attirano chi desidera risparmiare, ma è fondamentale comprendere quali siano i reali rischi e le precauzioni necessarie per garantirne la sicurezza. Le ultime indicazioni normative e le raccomandazioni degli esperti confermano che, se usati correttamente, questi prodotti possono essere consumati senza problemi, ma è necessario seguire alcune regole precise.
Le differenze tra le date di scadenza e la loro importanza
Una questione spesso fonte di confusione riguarda la distinzione tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. La prima indica il termine ultimo entro cui un alimento deve essere consumato per motivi di sicurezza, mentre la seconda rappresenta un’indicazione di qualità: il prodotto, dopo tale data, può perdere alcune proprietà organolettiche, ma rimane comunque commestibile. Questa differenza è fondamentale per orientarsi negli acquisti di prodotti in scadenza e ridurre inutili sprechi alimentari.
Dal 2024, le etichette sono diventate più chiare grazie alle nuove linee guida europee che agevolano il consumatore nel riconoscere il tipo di data riportata, evitando così errori che portano a scarti prematuri. Per esempio, alimenti come farine, legumi secchi o prodotti in scatola mantengono la loro sicurezza e qualità anche dopo il termine preferenziale, mentre alimenti freschi come carne, pesce e latticini richiedono un’attenzione maggiore. Per evitare rischi per la salute, è essenziale non limitarsi a controllare la data, ma osservare anche l’integrità del prodotto.
Imballaggi danneggiati, confezioni gonfie o rotture possono indicare alterazioni dovute a cattiva conservazione o contaminazioni batteriche. Un prodotto con confezione compromessa può nascondere pericoli invisibili all’occhio, pertanto è consigliabile non acquistarlo. Inoltre, l’aspetto, il colore e l’odore dell’alimento sono parametri fondamentali per valutare la sua idoneità al consumo anche se la data non è ancora passata. Per esempio, uno yogurt che presenta un aspetto grumoso o un odore sgradevole deve essere scartato, indipendentemente dalla scadenza.
Un’altra variabile da considerare è la catena del freddo. La conservazione corretta dei prodotti freschi è cruciale per la loro sicurezza: carne, pesce e latticini devono essere mantenuti a temperature adeguate durante tutto il percorso, dal supermercato fino a casa. Un’alimentazione non correttamente refrigerata aumenta il rischio di proliferazione batterica, rendendo pericoloso l’alimento anche prima della data di scadenza.

Non sempre il risparmio immediato si traduce in un reale vantaggio. Prima di acquistare un prodotto a breve scadenza, è importante valutare se si riuscirà a consumarlo entro i tempi indicati. Comprare offerte su alimenti freschi come latte, mozzarella o pesce senza la certezza di consumarli in breve tempo può portare a sprechi e rischi per la salute. Molti consumatori, infatti, sono portati a fare scorte eccessive attratti dal prezzo più basso, ma senza una pianificazione degli utilizzi, questi acquisti diventano controproducenti.
In questo senso, la vera convenienza sta nella capacità di fare scelte ponderate, privilegiando prodotti con una durata residua più lunga se non si ha la certezza di consumarli rapidamente. Le nuove campagne di sensibilizzazione e le app dedicate a ridurre lo spreco alimentare, lanciate nel 2025, aiutano i consumatori a orientarsi meglio, fornendo informazioni dettagliate e consigli pratici su come gestire gli acquisti di prodotti in scadenza.
In sintesi, i prodotti a breve scadenza possono rappresentare un’opportunità vantaggiosa e sostenibile, ma solo se si presta la dovuta attenzione alle date, all’integrità degli alimenti e alla corretta conservazione. In assenza di questi accorgimenti, il rischio di compromettere la salute e sprecare denaro aumenta sensibilmente.
