Il ristorante solidale che fa pagare solo 1 euro - ilmangione.it
Il ristorante che offre un pranzo completo a solo 1 euro: non è un sogno, ma una realtà possibile in nome della solidarietà.
Nel cuore del quartiere Giambellino-Lorenteggio, una zona storica di Milano nota per le sue contraddizioni sociali e culturali, continua a operare Ruben, il ristorante solidale dove il pasto per gli over 16 anni costa simbolicamente un euro. Nato da un progetto della Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS, Ruben è un esempio concreto di come la solidarietà possa tradursi in un’esperienza dignitosa e inclusiva per chi si trova in difficoltà temporanea.
Un luogo di solidarietà e dignità nel Giambellino: il ristorante a 1 euro
Situato in via Gonin, nel quartiere che fu cantato da Giorgio Gaber e che ha visto abitare personaggi come Lucio Battisti e lo storico malavitoso Renato Vallanzasca, il ristorante Ruben si propone come un punto di riferimento per circa 400 persone ogni sera, prima della pandemia. Il quartiere, noto come “il quartiere delle nebbie”, sta vivendo un processo di riqualificazione grazie anche alla sua vicinanza a vie come via Tortona, cuore pulsante della movida milanese.
Ruben non è una mensa tradizionale: non esiste un conto da pagare, ma si richiede una tessera d’accesso rilasciata solo a chi attraversa un momento di fragilità. Il prezzo simbolico di un euro per il pasto è pensato per restituire quel senso di normalità e appartenenza che spesso manca a chi si trova in condizioni di difficoltà economica, soprattutto i cosiddetti “nuovi poveri” — persone che provengono da contesti lavorativi stabili e si trovano improvvisamente in crisi a causa di eventi come la perdita del lavoro, un divorzio o la nascita di un figlio.

Il ristorante è aperto dal lunedì al sabato, dalle 18:45 alle 20:30, e accoglie una clientela variegata: disoccupati temporanei, immigrati, genitori separati, studenti universitari in difficoltà economica, tutti uniti dall’esigenza di trovare un pasto di qualità in un ambiente accogliente e sereno.
Cucina di qualità e impegno contro lo spreco
La cucina di Ruben è di alto livello, con menù preparati da chef professionisti che utilizzano materie prime selezionate: pesce del Mediterraneo, carni biologiche, opzioni gluten free e vegetariane. Ogni pasto è studiato da un team di dietologi per garantire un’alimentazione equilibrata, oltre a essere privo di fritti e alimenti di scarsa qualità.
Un principio fondamentale della Fondazione è quello di non alimentare l’equivalenza tra povertà e spreco. «Non utilizziamo scarti o prodotti prossimi alla scadenza», spiega Giuseppe Orsi, amministratore delegato della Fondazione Pellegrini. «Cerchiamo di produrre direttamente meno spreco, educando a prendere le dosi giuste, con rispetto per il cibo e per chi lo consuma».
Oltre a offrire un pasto, Ruben è anche un luogo di ascolto e socialità: chi partecipa al progetto può trovare sostegno emotivo e, attraverso una rete di contatti, opportunità di reinserimento lavorativo. Christian Uccellatore, responsabile del progetto, racconta come ogni sera gli ospiti condividano il pasto in un’atmosfera di convivialità, riscoprendo il valore della comunità e del dialogo.
Il ristorante solidale Ruben rappresenta dunque un modello innovativo di welfare alimentare, che coniuga qualità gastronomica, rispetto della persona e inclusione sociale, in una Milano che non dimentica le sue radici e guarda al futuro con occhi di speranza e solidarietà.
