Bella (quasi) come Venezia ma molto più economica - ilmangione.it
Dall’antica “Prima Venezia” al Santuario nella laguna, un viaggio tra storia, fede e paesaggi mozzafiato nella perla del Friuli Venezia Giulia
Conosciuta come Isola del Sole, Grado è una delle mete più affascinanti del Friuli Venezia Giulia. La sua storia inizia nel VI secolo, quando gli abitanti di Aquileia fuggirono sull’isola dopo l’invasione dei Longobardi. Da quel momento Grado divenne un importante centro religioso e commerciale, tanto da essere ricordata come la “Prima Venezia”. Tra basiliche, mosaici paleocristiani e scorci sul mare, oggi la città conserva un fascino unico, che si svela lentamente tra i vicoli del centro storico e i riflessi della laguna.
La passeggiata sul lungomare e il cuore antico della città
Il modo migliore per iniziare la visita è una passeggiata sul lungomare Nazario Sauro, la diga di circa un chilometro che costeggia il centro storico e regala una vista spettacolare sull’Adriatico. Qui il tramonto è uno degli spettacoli più amati dai visitatori: il sole che si tuffa nel mare colora le facciate delle case e i riflessi danzano sull’acqua. Rientrando verso il centro si raggiunge piazza Biagio Marin, dove si trovano due luoghi simbolo della città: la Casa della Musica, uno degli edifici più antichi di Grado, risalente al VI secolo, e i resti della Basilica della Corte, testimonianza paleocristiana scoperta all’inizio del Novecento. I frammenti di pavimento a mosaico ricordano il legame storico tra Grado e Aquileia, entrambe custodi di un passato che ha segnato la storia dell’Adriatico.

Da qui parte via Gradenigo, la principale arteria pedonale della città. Bar, ristoranti e piccole botteghe si susseguono tra archi e pavimenti in pietra, rendendola una tappa perfetta per un aperitivo o una cena all’aperto. L’atmosfera cambia con la luce: di giorno la via è animata da turisti e ciclisti, mentre la sera diventa il cuore vivo della movida gradese. Proseguendo si entra nella città vecchia, un dedalo di vicoli e corti che conserva il carattere marinaro dell’antico borgo veneziano. Case in pietra, finestre fiorite e profumi di pesce fresco guidano i passi tra botteghe e piccole trattorie. Passeggiare qui significa perdersi nel tempo, tra silenzi e colori che cambiano con le stagioni.
Le basiliche paleocristiane e l’isola di Barbana nella laguna
Nel cuore del centro storico sorge la Basilica di Sant’Eufemia, la più importante chiesa di Grado e simbolo del suo passato patriarcale. Costruita nel VI secolo, custodisce un pavimento musivo tra i più belli d’Italia, con decorazioni geometriche e simboli religiosi. Il campanile, sormontato dalla statua dell’Arcangelo Michele, domina l’intera città e segna il confine tra terra e mare. Accanto alla basilica si trova il Battistero paleocristiano, anch’esso del VI secolo. All’interno, la vasca battesimale ottagonale e le iscrizioni in pietra richiamano il periodo in cui Grado era un importante centro religioso del Nord Adriatico. Poco distante, nel campo dei Patriarchi, sorge la Basilica di Santa Maria delle Grazie, più piccola ma altrettanto suggestiva, con un pavimento a mosaico splendidamente conservato e una statua lignea venerata dai fedeli locali. Lasciando il centro storico si raggiunge il porto vecchio, noto come Mandracchio, cuore pulsante della vita cittadina. Qui l’acqua si insinua tra i moli e le case colorate, mentre i pescherecci rientrano al mattino con il pescato del giorno. È un luogo che unisce tradizione e modernità, con ristoranti affacciati sull’acqua e locali che animano le serate estive.
Chi ha tempo può spingersi oltre la città e raggiungere, in barca, la laguna di Grado, un universo di silenzi e riflessi. Tra le sue isole spicca Barbana, sede dell’antico Santuario della Beata Vergine Maria, fondato alla fine del VI secolo e oggi abitato da monaci benedettini. La traversata in traghetto, della durata di circa 25 minuti, parte dal canale della Schiusa e regala una prospettiva diversa dell’isola, sospesa tra mare e cielo. Grado è una città che sorprende per la sua armonia: il mare lambisce i mosaici bizantini, le calli veneziane si aprono su piazze luminose, e ogni angolo racconta una storia di fede, arte e vita quotidiana. Visitandola si ha la sensazione che il tempo scorra più lentamente, come se l’isola custodisse ancora il respiro antico della sua storia millenaria.
