
Richiamato il prodotto onnipresente sulle tavole: "Presenza di salmonella" - ilmangione.it
Il Ministero della Salute ha diffuso un nuovo richiamo alimentare per rischio microbiologico legato alla presenza di Salmonella.
Il Ministero della Salute ha segnalato un richiamo urgente di un lotto di salsiccia stagionata prodotta dall’azienda Eredi Pinna Giovanna & C. Snc, con sede a Gonnosfanadiga, in provincia del Sud Sardegna. Il motivo indicato è il rischio microbiologico dovuto alla presenza di Salmonella spp., un batterio che può provocare infezioni gastrointestinali anche gravi. Il prodotto interessato è venduto sfuso in pezzi dal peso variabile tra 300 e 600 grammi, con numero di lotto 04125 e senza data di scadenza.
L’avviso, pubblicato sul portale ufficiale del Ministero, non mostra immagini del prodotto, ma raccomanda di non consumare la salsiccia appartenente a questo lotto. Gli operatori e i punti vendita coinvolti sono stati invitati a ritirare immediatamente il prodotto dagli scaffali, come previsto dalle procedure di sicurezza alimentare. La Eredi Pinna Giovanna, azienda artigianale che da anni produce salumi tradizionali sardi, ha sede in via Pabillonis 14 e identifica i propri prodotti con il marchio IT M4G4F CE. L’impresa ha collaborato con le autorità sanitarie per individuare le possibili cause della contaminazione e procedere con il richiamo preventivo.
Le verifiche del Ministero e il rischio per la salute
Secondo quanto riportato nella comunicazione ufficiale, la presenza di Salmonella spp. è stata riscontrata durante controlli di routine effettuati in laboratorio. La Salmonella, come spiegano gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, è un microrganismo che può causare disturbi gastrointestinali, febbre, nausea e vomito, con un periodo di incubazione che varia da 6 a 72 ore dopo il consumo di alimenti contaminati. In casi più gravi, specialmente in soggetti fragili come anziani, bambini o donne in gravidanza, l’infezione può portare a complicanze e richiedere un trattamento medico. È per questo che il richiamo ha carattere precauzionale, anche se l’azienda ha agito in modo tempestivo e trasparente.

Le autorità locali hanno avviato accertamenti nello stabilimento di produzione di Gonnosfanadiga, per verificare la catena di lavorazione e la corretta gestione igienico-sanitaria. I controlli proseguono anche su altri lotti per escludere eventuali ulteriori rischi. Chiunque abbia acquistato la salsiccia stagionata Eredi Pinna Giovanna lotto 04125 è invitato a non consumarla e a restituirla al punto vendita per ottenere la sostituzione o il rimborso. Gli esercenti, da parte loro, devono esporre il richiamo nei locali di vendita in modo visibile al pubblico.
I dati sui richiami alimentari nel 2025
Dal 1° gennaio 2025, il sito Il Fatto Alimentare, che monitora quotidianamente gli avvisi pubblicati dal Ministero, ha registrato 212 richiami, per un totale di 483 prodotti appartenenti a marchi e aziende diverse. Si tratta di un numero significativo che riflette la crescente attenzione verso la sicurezza alimentare e la trasparenza nei confronti dei consumatori.
I casi di contaminazione da Salmonella spp. restano tra i più frequenti in Europa, soprattutto nei prodotti a base di carne o derivati animali. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha ribadito che i controlli preventivi rappresentano il principale strumento per ridurre il rischio di diffusione. Non a caso, negli ultimi anni i sistemi di tracciabilità sono diventati più rapidi e precisi, consentendo di individuare in poche ore i lotti contaminati e di limitare i danni prima che i prodotti raggiungano un ampio numero di consumatori.
Il richiamo della salsiccia Eredi Pinna Giovanna si inserisce dunque in un quadro più ampio di prevenzione alimentare e conferma l’importanza della collaborazione tra aziende, laboratori e istituzioni sanitarie. La raccomandazione è chiara: chi possiede il prodotto segnalato non deve consumarlo e deve contattare il punto vendita per la restituzione. Una misura semplice, ma necessaria per garantire la sicurezza collettiva e mantenere alta la fiducia nel sistema di controllo alimentare.