La torta di nonna papera ti conquisterà al primo assaggio: friabile e leggera - ilmangione.it
Una preparazione semplice e genuina che unisce mele dolci, spezie calde e un guscio friabile, ispirata alla ricetta casalinga tramandata da generazioni e ideale per colazioni, merende o fine pasto.
Il profumo della torta di mele che cuoce lentamente invade la cucina, e per molti diventa subito casa. La apple pie, spesso ricordata come dolce di famiglia, nasce da una base di pasta friabile che accoglie un ripieno ricco di mele, zucchero e spezie. Una ricetta che ancora oggi si prepara con gesti semplici: stendere l’impasto, disporre le mele tagliate, chiudere con un secondo disco e incidere la superficie per lasciare uscire il vapore. Gli ingredienti sono pochi e chiari, la tecnica accessibile anche a chi non ha molta esperienza. La scelta delle mele conta molto, già, perché la consistenza e il profumo cambiano in base alla varietà.
Spesso si preferiscono Golden o Granny Smith, che mantengono forma e rilasciano succhi equilibrati durante la cottura. Questa torta si cuoce nel forno caldo, lentamente, così che i sapori si fondano e la pasta diventi dorata. Quando esce, si lascia riposare giusto il tempo di assestarsi, e poi ogni fetta racconta un pezzo di tradizione domestica.
Preparare la base friabile e scegliere le mele giuste
Per creare il guscio dell’apple pie si usa una pasta sablée o una pasta frolla già pronta, scelta da molti per la sua praticità, oppure preparata in casa con farina, burro e zucchero. Si imburrano le pareti e il fondo di uno stampo da 22 cm, poi si stende circa due terzi dell’impasto, che va adagiato con cura nello stampo, lasciando che ricopra bene la base e i bordi. Con una forchetta si punzecchia la superficie, dettaglio semplice ma utile per evitare bolle durante la cottura.

La parte centrale di questa torta è il ripieno. Si sbucciano le mele, si eliminano torsolo e semi e si tagliano a pezzi irregolari ma abbastanza grandi da restare morbidi e non disfarsi completamente. La scelta della varietà non è casuale: Golden per un sapore dolce e vellutato, Granny Smith per una nota leggermente acidula che bilancia lo zucchero. In una ciotola, le mele si mescolano con zucchero, cannella e un pizzico di noce moscata, ingredienti che creano un profumo caldo e riconoscibile. Si usa anche un po’ di burro fuso, che arricchisce la consistenza ed esalta la componente aromatica. Mescolare con le mani, come si faceva una volta, permette di distribuire bene le spezie tra le fette.
A questo punto il ripieno viene sistemato nella base già preparata, e si compatta leggermente con il dorso di un cucchiaio. Il burro fuso rimasto si versa sulle mele per garantire morbidezza e sapore pieno. Si stende quindi il secondo strato di impasto, che va posizionato sopra e sigillato premendo sui bordi, eliminando l’eccesso. Questa fase richiede un minimo di precisione, ma fa parte della cura casalinga. Un piccolo intaglio a croce al centro del disco superiore consente al vapore di uscire durante la cottura, evitando gonfiori.
Cottura lenta e riposo finale per una torta morbida e profumata
La torta entra nel forno preriscaldato a 180°C e cuoce per circa 50 minuti, tempo necessario per ottenere una crosta ben dorata e un ripieno morbido e caramellato. Il profumo che si sprigiona mentre cuoce anticipa già il risultato: mele che si ammorbidiscono, cannella che si scalda, burro che nutre la pasta. Durante la cottura non occorrono giri di controllo costanti, basta verificare che i bordi non scuriscano troppo presto. Quando la superficie appare dorata e compatta, si toglie dal forno e si lascia intiepidire.
Il riposo è importante: permette ai succhi di assestarsi e alla struttura di stabilizzarsi, così le fette risultano piene e regolari. Una volta pronta, la apple pie si serve da sola oppure accompagnata con una crema leggera o una pallina di gelato alla vaniglia, scelta tipica ma non obbligatoria. Ogni fetta porta con sé una sensazione familiare, lo sappiamo, quel calore che appartiene ai dolci senza tempo. Preparata per una colazione lenta, per una merenda o come dessert dopo cena, questa torta continua a raccontare una storia semplice e sincera, fatta di ingredienti comuni e attenzione ai dettagli.
