
Fa bene non mangiare mai carboidrati? - ilmangione.it
Eliminare i carboidrati per dimagrire può sembrare efficace, ma gli esperti avvertono: senza pasta e pane si rischiano problemi di salute e cali d’umore.
Negli ultimi anni le diete low carb sono diventate un fenomeno globale, spesso considerate il modo più rapido per perdere peso. Molti, nel tentativo di dimagrire o mantenersi in forma, riducono drasticamente l’assunzione di carboidrati, eliminando pasta, pane, legumi e cereali. Una scelta che, secondo gli esperti, può però avere conseguenze importanti sull’equilibrio dell’organismo.
Un approfondimento pubblicato dalla Fondazione Umberto Veronesi avverte che un’alimentazione povera di carboidrati, o addirittura priva di questi nutrienti, può innescare una condizione di stress metabolico che, nel lungo periodo, danneggia la salute. Per capire meglio quanto sia rischioso privarsi di questo macronutriente fondamentale, abbiamo raccolto il parere della nutrizionista Nicoletta Bocchino, che ha spiegato in cosa consistono i carboidrati, perché sono indispensabili e quali problemi causa la loro assenza.
Che cosa sono i carboidrati e perché servono
“I carboidrati sono macronutrienti essenziali che devono essere introdotti con la dieta quotidiana,” spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. “Rappresentano la principale fonte di energia per il sistema nervoso, per i muscoli e per molte funzioni vitali dell’organismo.” Le linee guida nutrizionali italiane confermano che i carboidrati dovrebbero fornire almeno il 50% dell’energia giornaliera, privilegiando quelli complessi — come gli amidi contenuti in cereali, legumi, tuberi e radici — rispetto a quelli semplici presenti in dolci e bevande zuccherate.

Eliminare del tutto pane, pasta o riso può quindi compromettere non solo l’equilibrio energetico, ma anche la funzionalità metabolica generale. Gli alimenti ricchi di carboidrati complessi apportano vitamine del gruppo B, fibre e minerali fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo. “Una dieta bilanciata non deve escludere i carboidrati, ma scegliere fonti di qualità — spiega Bocchino — come cereali integrali e legumi, che mantengono stabile la glicemia e garantiscono energia costante.”
I rischi per la salute e gli effetti sull’umore
Uno dei primi effetti di una dieta senza carboidrati è la stitichezza, dovuta alla mancanza di fibre alimentari. “I cibi che contengono carboidrati, come cereali, legumi e frutta, apportano fibre solubili e insolubili che aiutano a mantenere l’intestino regolare,” spiega la nutrizionista. “Senza di esse si rischia un rallentamento della digestione e la comparsa di gonfiori e malesseri intestinali.”
Le conseguenze non si limitano all’apparato digerente. Alcuni studi scientifici, tra cui una ricerca pubblicata sul Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition, hanno evidenziato che una restrizione prolungata di carboidrati può aumentare il rischio di problemi cardiovascolari. “Nel breve periodo può esserci una perdita di peso — osserva Bocchino — ma si tratta per lo più di liquidi e riserve di glicogeno, non di grasso corporeo. A lungo termine, invece, la carenza di carboidrati mette a rischio la salute del cuore e causa carenze vitaminiche, in particolare di quelle del complesso B.”
Ma gli effetti più immediati si avvertono sull’energia e sullo stato d’animo. I carboidrati sono, infatti, carburante anche per il cervello. Quando vengono ridotti drasticamente, l’organismo si trova in uno stato di debolezza generale, con sintomi come spossatezza, calo di concentrazione e irritabilità. “I carboidrati partecipano alla produzione dei neurotrasmettitori che regolano il benessere emotivo, come la serotonina, nota come l’ormone del buonumore,” aggiunge la nutrizionista. “Una loro carenza può portare a disturbi del sonno, ansia e nei casi più gravi persino a forme depressive.”
Privarsi dei carboidrati non solo non garantisce un dimagrimento duraturo, ma espone il corpo a un pericolo silenzioso, quello di indebolire progressivamente funzioni vitali che si basano su un corretto apporto di energia. Mangiare meno non significa sempre mangiare meglio. Il segreto resta la moderazione, la qualità delle scelte alimentari e la costanza nel tempo. I carboidrati, se ben dosati e provenienti da fonti sane, restano una parte imprescindibile di una dieta equilibrata.