È Natale solo se c'è! Il fritto che devi avere a tavola la Vigilia, la ricetta storica di nonna Ida - ilmangione.it
Questo è il fritto più amatio della Vigilia di Natale: ecco perché restano un classico intramontabile e che devi assolutamente fare.
Il conto alla rovescia verso il Natale entra nella fase più intensa quando mancano poche settimane alla Vigilia. È il momento in cui le famiglie iniziano a parlare di menù, spesa, tempi di preparazione. La Cena della Vigilia, lo sappiamo, ha un ruolo speciale nella tradizione italiana: è il pasto dell’attesa, quello che apre ufficialmente le feste. Ed è anche il regno dei fritti di pesce, serviti come antipasto o come piatto centrale, spesso messi al centro della tavola per essere condivisi.
Tra le preparazioni più ricorrenti ci sono le alici fritte impanate, un piatto semplice, popolare, ma ancora oggi capace di mettere d’accordo generazioni diverse. Non richiedono tecniche complesse, né ingredienti ricercati. Eppure, proprio questa semplicità le rende un punto fermo del menù natalizio. Già da giorni, in molte cucine italiane, si iniziano a fare prove, a discutere sulla panatura migliore, sull’olio più adatto, sul momento giusto per servirle. Perché il fritto della Vigilia, più di altri piatti, non ammette distrazioni.
La Cena della Vigilia e il ruolo dei fritti nella tradizione natalizia
La Vigilia di Natale, soprattutto nel Centro e Sud Italia, resta legata a una cucina di mare. Una scelta che affonda le radici nella tradizione religiosa del “giorno di magro”, ma che nel tempo si è trasformata in un vero rituale gastronomico. Il fritto arriva quasi sempre come apertura, a volte come secondo, altre come piatto unico informale. Alici, baccalà, calamari: il filo conduttore è uno solo, l’olio caldo.

Le alici impanate occupano uno spazio particolare. Non sono un piatto elaborato, non fanno scena come altre preparazioni, eppure vengono attese. Pulirle richiede attenzione, ma non abilità professionali. Testa e lisca si eliminano in pochi gesti, poi il passaggio sotto l’acqua corrente. Il resto è una sequenza precisa: farina, uovo, pangrattato. Una panatura asciutta, ben aderente, che protegge il pesce durante la frittura.
L’olio di semi di arachidi viene scelto per la sua resistenza alle alte temperature. La regola è sempre la stessa: poche alici per volta, olio ben caldo, tempi rapidi. La doratura avviene in pochi istanti, e il rischio di sbagliare è legato quasi sempre alla fretta. Scolare bene, salare leggermente, qualche goccia di limone solo all’ultimo. Le alici si portano in tavola calde, quando la panatura è ancora croccante.
Non a caso, molte famiglie preparano questo piatto come entrée di benvenuto, da mangiare mentre si chiacchiera, in attesa delle altre portate. Il fritto, in questo contesto, non è solo cibo: è un modo di stare insieme, di rompere il ghiaccio, di dare il via alla serata.
Alici fritte impanate, tra semplicità, varianti e nuove abitudini in cucina
Negli ultimi anni, accanto alla versione tradizionale, si è diffusa anche la cottura al forno. La procedura resta identica fino alla panatura. Poi le alici vengono disposte su una teglia, leggermente oliata, e cotte a 200 gradi per circa dieci minuti. Il risultato è diverso, meno intenso, ma apprezzato da chi cerca una preparazione più leggera. Non è una frittura, questo è chiaro, ma mantiene l’idea di base e consente di portare in tavola un piatto coerente con il menù della Vigilia.
Le alici impanate possono essere servite anche come secondo piatto, accompagnate da una semplice insalata. In alcune case vengono preparate in quantità maggiori, sapendo che una parte finirà anche sul tavolo del giorno di Natale. Se avanzano, possono essere conservate per qualche ora a temperatura ambiente, ben coperte. Una pratica diffusa, soprattutto nelle cucine più affollate, dove i tempi si allungano e lo spazio scarseggia.
Quello che rende questo piatto sempre attuale è la sua adattabilità. Non richiede strumenti particolari, non obbliga a stare ore ai fornelli, permette di gestire tempi e porzioni. E soprattutto si inserisce perfettamente nel clima della Vigilia, fatto di attese, di passaggi rapidi in cucina, di tavole che si riempiono poco alla volta.
Le alici fritte impanate non cercano di stupire. Restano fedeli a se stesse, e forse è proprio questo il loro punto di forza. In un periodo dell’anno in cui tutto tende all’eccesso, questo piatto continua a funzionare perché non promette più di quello che è. Pesce fresco, panatura semplice, olio caldo. E la certezza che, una volta assaggiate, sarà difficile fermarsi alla prima.
