
La nuova emergenza della “carta bianca” nei supermercati(ilmangione.it)
Con l’incremento esponenziale dei pagamenti digitali, soprattutto al supermercato, cresce parallelamente anche il rischio di frodi.
È quanto emerge dalle ultime segnalazioni della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che mette in guardia gli utenti sui pericoli legati alla clonazione delle carte di pagamento, un fenomeno in forte crescita nel 2025.
Fare la spesa, un gesto abituale per milioni di italiani, può trasformarsi in un incubo a causa delle tecniche sempre più sofisticate adottate dai criminali informatici. Paghi con il bancomat al supermercato e dopo 24 ore ti ritrovi 300 euro in meno sul conto: questa è la denuncia ricorrente delle vittime di frodi digitali. L’uso crescente delle carte di credito, debito e degli strumenti di pagamento elettronici ha reso vulnerabili anche quei consumatori più attenti.
Le modalità di clonazione sono ormai evolute. I malintenzionati sfruttano dispositivi chiamati “skimmer”, che vengono installati in modo invisibile sui terminali POS dei supermercati. Questi apparecchi catturano in tempo reale i dati memorizzati nella banda magnetica e nel chip delle carte, senza destare sospetti. La vera novità del 2025 è però l’uso della cosiddetta “white card” o carta bianca: si tratta di una carta dotata di una banda magnetica e chip programmabile, capace di replicare i dati della carta originale e di essere utilizzata indisturbata in molteplici transazioni, anche all’estero.
Secondo il rapporto più recente della Polizia Postale, i casi di clonazione nei supermercati sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. La grande concentrazione di clienti, la confusione e la fretta alle casse facilitano l’azione dei truffatori, che sfruttano ogni momento di distrazione per installare o attivare i dispositivi fraudolenti.
L’attività della Polizia Postale e la risposta alle frodi digitali
La Polizia Postale, specialità della Polizia di Stato con competenze specifiche nel contrasto al crimine informatico, è in prima linea nel combattere queste frodi. Dal gennaio 2022 Ivano Gabrielli guida il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, che coordina 20 Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C) e 76 Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica (S.O.S.C.) distribuite su tutto il territorio nazionale.
Questi reparti non si limitano alla repressione ma svolgono anche un’importante attività di prevenzione, monitoraggio e formazione rivolta ai cittadini e alle imprese. Collaborano con enti pubblici e privati, come Poste Italiane e ABI, per la tutela delle infrastrutture critiche e la sicurezza delle transazioni digitali.
Negli ultimi mesi, la Polizia Postale ha intensificato le campagne informative, sottolineando come molte frodi derivino anche da tecniche di phishing e social engineering, dove i truffatori si spacciano per rappresentanti bancari per carpire dati personali o codici di accesso.

Le banche, nonostante l’impegno, spesso impiegano tempi lunghi per analizzare e risolvere le contestazioni sulle transazioni sospette. Nel frattempo, il consumatore resta esposto a un forte stress economico e psicologico. Per questo motivo, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
- Monitorare con regolarità l’estratto conto e le transazioni effettuate, utilizzando anche le app ufficiali della propria banca per notifiche in tempo reale.
- Evitare di usare il bancomat in condizioni di distrazione, prestando attenzione all’integrità del terminale di pagamento.
- Richiedere sempre la ricevuta della transazione e controllare la corretta lettura della carta.
- Non rispondere mai a email o messaggi sospetti che richiedano informazioni personali o dati bancari.
- Tenere a portata di mano il numero verde o il servizio clienti della propria banca per segnalare immediatamente movimenti sospetti.
- Preferire, se possibile, metodi di pagamento digitali con autenticazione a due fattori o carte virtuali.
L’attenzione e la prudenza restano le armi più efficaci per evitare di cadere vittima di queste truffe che, nel 2025, continuano a mietere vittime soprattutto nelle grandi catene della distribuzione organizzata, dove il volume delle transazioni è altissimo.