La nuova classifica di Gambero Rosso, regione per regione - ilmangione.it
Come ogni anno, Gambero Rosso stila la classifica dei migliori ristoranti italiani e nel 2026 vincono delle vere eccellenze regionali.
L’Italia è un mosaico di sapori, in cui ogni regione racconta la propria storia attraverso piatti, ingredienti e tradizioni tramandate con orgoglio. La cucina diventa cultura, soprattutto quando riesce a emozionare, trasformando il pasto in un’esperienza che unisce tecnica, passione e identità territoriale.
Ogni ricetta è un racconto di vita, un intreccio di memorie familiari e profumi che riportano indietro nel tempo, verso un’Italia autentica e conviviale. Tra le mani dei cuochi, la tradizione si rinnova, fondendo passato e presente in un equilibrio perfetto che celebra l’essenza più vera del gusto italiano.
I migliori ristoranti italiani, regione per regione
La guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso ha assegnato le Tre Forchette ai migliori locali del panorama gastronomico nazionale. Sono 47 i ristoranti premiati, selezionati per eccellenza in cucina, servizio, cantina e atmosfera, con punteggi che sfiorano la perfezione.

Uliassi di Senigallia si conferma al vertice con 96 punti, seguito da Reale di Castel di Sangro con 95 e Osteria Francescana con 94. Enoteca Pinchiorri, Villa Crespi, La Pergola e Casa Perbellini seguono con punteggi tra 93 e 92, consolidando la loro fama internazionale.
Don Alfonso 1890, Il Pagliaccio, Enrico Bartolini e altri nomi storici mantengono il riconoscimento, dimostrando continuità e capacità di innovare. Tra le novità spiccano ristoranti come D’O di Davide Oldani e Il Desco di Verona, che entrano nella lista con proposte originali e raffinate.
La guida ha valutato oltre 2.500 locali, attribuendo punteggi basati su criteri rigorosi e visite anonime effettuate da esperti del settore. Le Tre Forchette rappresentano il massimo riconoscimento, simbolo di una proposta gastronomica completa, coerente e di altissimo livello.
Ogni ristorante premiato ha saputo distinguersi per la qualità degli ingredienti, la tecnica in cucina e l’armonia tra piatti e ambiente. Il servizio è stato un elemento chiave, con personale preparato, discreto e capace di valorizzare l’esperienza senza mai sovrastarla.
La carta dei vini ha avuto un peso importante, premiando chi ha saputo costruire una selezione ampia, curata e in sintonia con il menù. Anche l’atmosfera ha influito sul punteggio, con ambienti eleganti, accoglienti e capaci di raccontare la filosofia del locale.
La guida ha evidenziato una crescita nella qualità media, con ristoranti che investono in sostenibilità, formazione e valorizzazione del territorio. Molti chef puntano su filiere corte, prodotti locali e tecniche innovative, mantenendo il rispetto per la tradizione e la stagionalità.
Il riconoscimento delle Tre Forchette non è solo un premio, ma una responsabilità che spinge i ristoratori a migliorarsi continuamente. Ogni piatto diventa un messaggio, un gesto di cura che racconta il lavoro, la ricerca e l’amore per la cucina italiana.
