
Così spendi la metà in bolletta: il metodo di cottura che consuma meno di tutti e che in pochi usano - ilmangione.it
Vuoi tagliare la bolletta senza cambiare abitudini? Esiste un metodo di cottura che consuma pochissimo. Scopri come funziona e perché in pochi lo usano.
Ridurre i consumi energetici senza rinunciare a piatti gustosi è il sogno di molti. In un periodo in cui luce e gas pesano sempre più sul bilancio familiare, imparare a cucinare in modo efficiente può davvero fare la differenza.
Tra pentole a pressione, forni ventilati e friggitrici ad aria, esiste però un metodo poco conosciuto che permette di tagliare la bolletta quasi della metà: si chiama cottura passiva, e una volta scoperta, non tornerai più indietro.
Questo sistema sfrutta il calore residuo dell’acqua o dei fornelli, eliminando sprechi e tempi morti. È semplice, economico e sorprendentemente efficace: il fornello resta acceso solo pochi minuti, ma il cibo continua a cuocere da solo.
Bolletta: il trucco che ti fa risparmiare energia
La cottura passiva è una tecnica antica, tornata di moda negli ultimi anni grazie alla sua efficienza. Il principio è facile: si porta l’acqua a ebollizione, si inseriscono gli alimenti ad esempio la pasta e dopo pochi minuti si spegne il fuoco, lasciando che il calore si accumuli completa la cottura. In pratica, invece di mantenere acceso il fornello per tutto il tempo, si sfrutta l’energia già immagazzinata nell’acqua bollente. Il risultato? Stesso sapore e consistenza, ma consumi ridotti fino al 50% . Puoi usarla non solo per la pasta, ma anche per riso, orzo, farro, patate e verdure. Con un po’ di pratica, diventerà un’abitudine naturale.
Il metodo è alla portata di tutti, ma richiede qualche accorgimento. Ecco come fare passo dopo passo: porta a ebollizione una pentola d’acqua con il coperchio, aggiungi il sale e butta la pasta (o il cereale scelto), lasciare cuocere per 2-3 minuti con il fornello acceso, poi spegni il fuoco. Rimetti subito il coperchio e non aprirlo fino alla fine del tempo di cottura indicato sulla confezione.

Durante questo periodo, il calore interno continua a cuocere il cibo in modo omogeneo, mantenendo la temperatura stabile per diversi minuti. Il risultato finale non cambia, ma la bolletta sì: si consuma molta meno energia elettrica o gas. A differenza del forno o dei piani a gas, la cottura passiva riduce al minimo la dispersione di calore. Il fornello rimane acceso solo per una piccola parte del tempo, e il resto del lavoro lo fa la fisica: il calore accumulato nell’acqua continua naturalmente a trasferirsi agli alimenti.
Se vuoi variare i metodi di risparmio, anche la pentola a pressione è un ottimo alleato, cuoce in metà tempo rispetto a una pentola normale e trattiene il calore all’interno, con consumi minimi. Un’altra soluzione efficiente è il microonde, spesso sottovalutato ma molto utile per riscaldare o cuocere piccole quantità di cibo in pochi minuti. Consumare meno di un forno tradizionale e non disperdere calore nell’ambiente.