
Cosa succede se bevi acqua frizzante ogni giorno? La risposta che in pochi conoscono - ilmangione.it
L’acqua frizzante è tra le bevande più amate dagli italiani, ma cosa accade al corpo se viene consumata quotidianamente?
Bere acqua è un gesto fondamentale per la salute di ognuno di noi: il corpo umano è composto per circa il 60% da acqua, e un corretto apporto quotidiano contribuisce a mantenere stabile la temperatura corporea, favorire la digestione ed eliminare tossine. C’è chi sceglie la versione naturale e chi, invece, non rinuncia al piacere delle bollicine. Ma cosa succede davvero se si beve acqua frizzante tutti i giorni?
Differenze tra acqua naturale e acqua frizzante
La distinzione principale tra le due tipologie è evidente: mentre l’acqua naturale sgorga dalla fonte senza trattamenti, l’acqua frizzante si ottiene aggiungendo anidride carbonica. È proprio questa caratteristica a renderla più “vivace” al palato e, per molti, più dissetante. La comunità scientifica non ha individuato prove solide che associno l’acqua frizzante a rischi significativi per la salute, ma un consumo eccessivo può avere conseguenze fastidiose. Le bollicine di CO₂ possono causare gonfiore addominale, peggiorare i sintomi di chi soffre di reflusso gastroesofageo o favorire la dilatazione gastrica. Un altro effetto spesso trascurato riguarda i denti: l’anidride carbonica, a contatto con l’acqua, forma acido carbonico che, a lungo andare, può intaccare lo smalto. Nulla di drammatico se il consumo è moderato, ma chi beve quotidianamente solo acqua frizzante dovrebbe alternarla a quella naturale.

Al contrario, una credenza comune da sfatare è che aumenti l’appetito: non esistono evidenze che lo confermino. Come l’acqua naturale, anche quella frizzante contribuisce piuttosto a una sensazione di sazietà, riducendo il desiderio di cibo. C’è poi un aspetto positivo che molti sottolineano: bere acqua frizzante durante i pasti aiuta a “pulire” la bocca tra una portata e l’altra, permettendo di percepire meglio i sapori. È anche considerata un valido aiuto per la digestione, senza impatto sul peso corporeo, visto che ha zero calorie e si distingue dalle bibite gassate zuccherate che, invece, possono favorire l’aumento di peso.
Quando bere acqua frizzante e quando evitarla
Gli specialisti consigliano di assumere 1,5-2 litri di acqua al giorno, che sia naturale o frizzante. In estate, l’apporto idrico diventa ancora più importante per contrastare la disidratazione, e una bottiglietta fresca di acqua frizzante può risultare più appagante di molte altre bevande industriali. Ci sono però dei casi in cui è meglio preferire l’acqua naturale. Chi soffre di patologie gastrointestinali – come gastrite, reflusso o colon irritabile – dovrebbe limitare o evitare il consumo di acqua frizzante. Lo stesso vale per chi presenta una particolare sensibilità dentale o problemi di erosione dello smalto. Per chi fatica ad abituarsi al gusto neutro dell’acqua naturale, esistono piccoli accorgimenti: si possono aggiungere fette di limone, foglie di menta o utilizzare filtri di tè e tisane per renderla più gradevole. In questo modo si mantiene l’apporto idrico senza rinunciare al piacere del sapore.
Bere acqua, indipendentemente dal tipo, resta essenziale. Per ricordarsi di farlo, molti adottano strategie pratiche: impostare sveglie sullo smartphone, scaricare app dedicate che monitorano i litri consumati, o anche semplici post-it posizionati in cucina o sulla scrivania. Un altro trucco utile è portare sempre con sé una borraccia, in ufficio o in palestra. L’acqua frizzante, dunque, può essere parte di una dieta equilibrata senza particolari rischi, purché non si esageri. È un piacere che accompagna i pasti, rinfresca nelle giornate più calde e, rispetto a molte bibite, resta l’opzione più sana.