Cibi avanzati, questi non dovresti mai riscaldarli il giorno dopo: rischi grosso - ilmangione.it
Alcuni cibi non vanno mai riscaldati il giorno dopo: scopri quali sono e perché possono diventare rischiosi per la salute.
Il pollo, alimento largamente consumato, rappresenta un caso emblematico. Il problema principale deriva dalla possibile proliferazione di batteri come la salmonella, che possono sopravvivere se il pollo non viene cotto o riscaldato adeguatamente. Secondo le indicazioni aggiornate dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), il pollo avanzato deve essere conservato correttamente e riscaldato fino a raggiungere una temperatura interna di almeno 75°C per garantire la distruzione di eventuali patogeni. Tuttavia, il consiglio più diffuso è di evitare di riscaldare più volte questo tipo di carne. Perché ogni ciclo di riscaldamento aumenta il rischio di contaminazione e può alterarne la consistenza e il sapore.
Anche il riso, alimento base in molte cucine, presenta rischi specifici legati al suo riscaldamento. Il riso cotto, se lasciato a temperatura ambiente per troppo tempo, può diventare terreno fertile per la crescita di spore di Bacillus cereus, un batterio che produce tossine resistenti al calore. Le tossine non vengono eliminate dal riscaldamento successivo, per cui il consumo di riso riscaldato può provocare disturbi gastrointestinali come nausea e vomito. La raccomandazione degli esperti è di conservare il riso cotto in frigorifero entro un’ora dalla cottura e di consumarlo entro uno o due giorni, riscaldandolo una sola volta e portandolo a temperature molto elevate.
Cibi avanzati, non dovresti mai riscaldarli questi
Oltre a pollo e riso, esistono altri alimenti che, secondo le più recenti linee guida nutrizionali, sono sconsigliati per essere riscaldati più volte o per lunghi periodi. Ad esempio, le verdure a foglia verde scuro come gli spinaci e la bietola possono accumulare nitrati che, durante il riscaldamento e il successivo raffreddamento, si trasformano in nitriti, sostanze potenzialmente dannose per l’organismo e soprattutto per i bambini piccoli.
Anche le uova, specialmente se cotte in modo delicato, non devono essere riscaldate più volte. Il trattamento termico può infatti alterare le proteine e favorire la crescita di batteri nocivi, oltre a modificare il sapore e la consistenza del piatto.

I funghi rappresentano un altro alimento delicato. Sono facilmente deteriorabili e la loro struttura complessa può favorire lo sviluppo di microrganismi se non conservati e riscaldati correttamente. Si consiglia sempre di consumarli freschi o, se avanzati, di riscaldarli una sola volta, evitando di lasciarli a temperatura ambiente per lunghi periodi.
Per garantire la sicurezza alimentare è indispensabile seguire alcune semplici regole quando si riscaldano i cibi avanzati. Innanzitutto, è fondamentale conservare gli alimenti in frigorifero entro due ore dalla cottura e usare contenitori adatti per evitare contaminazioni incrociate. Inoltre, il riscaldamento deve essere uniforme e portare il cibo a temperature superiori ai 75°C, verificabili con termometri alimentari, soprattutto per alimenti a rischio come il pollo e il riso.
