Sono i 2 biscotti che non vorresti mai trovare sulla tua tavola: contaminati al 100% - ilmangione.it
Scopri quali sono i due biscotti da colazione con più acrilammide secondo il nuovo test italiano: analisi, rischi per la salute.
Quando parliamo di colazione, consideriamo un momento rassicurante: una tazza di latte, un caffè e quei biscotti che tutti abbiamo avuto in dispensa almeno una volta. Eppure, non sempre ciò che consideriamo “innocuo” lo è davvero.
Un nuovo test italiano mette sotto la lente alcuni dei marchi più diffusi e rivela che due prodotti in particolare non se la cavano affatto bene. Nulla di allarmistico, ma è un’occasione per capire meglio cosa stiamo mangiando ogni mattina e perché vale la pena fare scelte più consapevoli.
2 biscotti sotto accusa: cosa rivela il nuovo test
Il recente test de Il Salvagente ha esaminato 29 tipi di biscotti da colazione, sia bianchi che integrali, dei marchi più comuni nei supermercati italiani. L’obiettivo è valutare la presenza di contaminanti come acrilammide e micotossine, due sostanze che possono comparire nei prodotti da forno a seguito di altissime temperature o di materie prime non conservate correttamente.
Dalle analisi emerge un quadro misto. Le micotossine restano in larga parte sotto controllo, con valori ben al di sotto dei limiti di legge. Ma l’acrilammide, pur non superando le soglie di riferimento europee, continua a rappresentare un elemento critico. Questo composto si forma durante la cottura di alimenti ricchi di amido ed è classificato dalla Iarc come “probabile cancerogeno per l’uomo”.
Il punto è che, anche se i biscotti rientrano nei valori orientativi, non esiste un limite legale obbligatorio. In altre parole, un prodotto può arrivare sugli scaffali anche con livelli non proprio rassicuranti, e questo riguarda soprattutto i più piccoli, che attraverso dolci da forno e biscotti possono assumere quantità maggiori del contaminante.

Tra i biscotti bianchi analizzati, due prodotti hanno ottenuto i punteggi più bassi:
Esselunga Frollini alla panna – 5,9/10
Contengono 134 mcg/kg di acrilammide, un valore che si avvicina sensibilmente alla soglia di attenzione per i bambini. Sono presenti anche micotossine emergenti come Enn B (28 mcg/kg) ed Enn B1 (5 mcg/kg). Pur rientrando nei limiti, la combinazione di questi fattori riduce la valutazione complessiva.
Doria Bucaneve – 5,5/10
Un nome storico, ma non tra i più virtuosi. Presentano 148 mcg/kg di acrilammide, un valore molto vicino alla soglia orientativa dei più piccoli. Anche qui emergono tracce di Zearalenone e Enniatina B: non preoccupanti dal punto di vista legale, ma comunque rilevabili. La soluzione non è eliminare i biscotti dalla colazione, ma conoscerli meglio.
