
La preparazione dello spezzatino di manzo - (ilmangione.it)
Ricetta tradizionale italiana amata per gusto e morbidezza, si distingue per ingredienti genuini, valori nutrizionali e varianti regionali
Lo spezzatino di manzo rappresenta un classico intramontabile della cucina italiana, apprezzato per la sua ricchezza di sapori e per la consistenza tenera che si ottiene con una cottura lenta e paziente. Questo piatto, tradizionalmente preparato con tagli di carne bovina scelti per la loro morbidezza dopo lunghe ore di cottura, continua a essere una scelta prediletta sia per i pranzi in famiglia che per le occasioni conviviali con amici.
Lo spezzatino di manzo fornisce un apporto energetico significativo: circa 607,4 kcal per porzione, con un contenuto proteico elevato di 55,9 grammi, accompagnato da 32,1 grammi di grassi totali, di cui 10,8 grammi saturi. I carboidrati sono presenti in misura moderata, intorno ai 14,7 grammi, di cui 2,7 grammi di zuccheri, mentre le fibre si attestano a 2,5 grammi. Il piatto contiene anche 173,6 mg di colesterolo e un apporto di sodio pari a 1484,4 mg, dati da considerare per un corretto bilanciamento nutrizionale.
Gli ingredienti principali per quattro persone includono 1 kg di carne bovina, preferibilmente cappello del prete, noto per la sua ricchezza di tessuto connettivo e grasso intramuscolare che si scioglie durante la cottura, donando morbidezza e sapore. Il brodo di carne (1 litro), vino rosso (un bicchiere), cipolla, carota, sedano, farina, burro, olio extravergine d’oliva e un mazzo di erbe aromatiche (rosmarino, timo, salvia) completano la preparazione.
Tecnica di preparazione e consigli per la cottura perfetta
La preparazione inizia con la realizzazione di un brodo di carne da tenere caldo, essenziale per mantenere un’umidità costante durante la cottura. Le verdure vengono tagliate a dadini e stufate dolcemente in una pentola dal fondo spesso con olio e burro, insieme al mazzetto di erbe aromatiche legate con spago da cucina, per sprigionare profumi intensi.

Successivamente, la carne viene tagliata in cubetti di circa 5 cm, infarinata leggermente e rosolata a fiamma viva per sigillare i succhi all’interno. Dopo aver regolato di sale e pepe, si sfuma con il vino rosso fino a completa evaporazione della parte alcolica. A questo punto si aggiunge il brodo caldo, coprendo con un coperchio lasciando uno spiraglio per il vapore, e si lascia sobbollire per circa due ore a fuoco medio-basso.
Terminata la cottura principale, il coperchio viene rimosso per far asciugare il sughetto, che diventerà denso e cremoso, perfetto per accompagnare i bocconcini di carne tenera. È consigliabile lasciare riposare lo spezzatino per almeno 10 minuti prima di servirlo, così il condimento si uniforma e si intensificano i sapori.
La riuscita dello spezzatino dipende in gran parte dalla scelta della carne: tagli come il cappello del prete, la spalla o il reale sono particolarmente indicati per la presenza di tessuto connettivo e grasso, che durante la cottura si ammorbidiscono, conferendo tenerhezza e succosità. Al contrario, tagli troppo magri rischiano di risultare secchi e poco piacevoli.
La tecnica della rosolatura è fondamentale per esaltare il sapore della carne: il contatto con la farina aiuta a creare una crosta leggera che trattiene i succhi all’interno, mentre il soffritto di cipolla, carota e sedano aggiunge complessità aromatica. Alcuni cuochi preferiscono rosolare separatamente la carne e le verdure per evitare che l’acqua rilasciata dal soffritto faccia lessare la carne anziché rosolarla, un accorgimento che migliora la texture finale.