Croccanti e cremosi allo stesso tempo: i ravioli dolci che conquistano al primo assaggio www.ilmangione.it
Ravioli dolci ripieni di crema pasticcera: un’idea irresistibile per Carnevale, pronti in pochi passaggi.
Tra le ricette più amate del periodo di Carnevale, ce n’è una che profuma di casa e di frittura appena fatta: i ravioli dolci ripieni di crema pasticcera. Un involucro sottile e dorato che racchiude un cuore morbido, goloso e profumato alla vaniglia. Perfetti da portare in tavola in occasione delle feste, ma anche quando si ha voglia di sorprendere amici o parenti con un dolce semplice, fatto con amore e ingredienti accessibili. Si tratta di una preparazione facile ed economica, che però richiede attenzione in alcuni passaggi chiave: dalla preparazione della crema pasticcera, alla stesa dell’impasto, fino alla frittura a temperatura controllata. Il risultato finale è un piccolo scrigno croccante che si scioglie in bocca. E, non a caso, spariscono dal vassoio in pochi minuti.
Il primo step fondamentale per realizzare questi ravioli dolci è preparare con anticipo la crema pasticcera, che dovrà raffreddarsi prima di essere utilizzata come farcitura. Si parte scaldando 300 ml di latte intero in un pentolino. A parte, in una ciotola, si montano 3 tuorli con 90 g di zucchero e un cucchiaino di essenza di vaniglia. Si aggiunge poi 35 g di farina 00 (o amido di mais, in alternativa) e si amalgama tutto con una frusta a mano. Il composto va versato a filo nel latte caldo, continuando a mescolare con decisione fino a che non raggiunge la consistenza tipica della crema. Quando si addensa, si toglie dal fuoco, si copre con pellicola a contatto e si lascia raffreddare a temperatura ambiente.
L’importanza di questo passaggio è doppia: garantisce una farcitura compatta, che non fuoriesce durante la cottura, e assicura un sapore pieno, con il giusto equilibrio tra dolcezza e aromaticità. Per un tocco in più, si può aggiungere una scorzetta di limone bio nel latte, da togliere prima di unire le uova.
Nel frattempo si prepara l’impasto: in planetaria o a mano, si mescolano 300 g di farina 00, 1 uovo intero, 1 tuorlo, 40 g di zucchero, 30 g di burro fuso (oppure 20 g di olio di semi), 60 ml di latte, 30 ml di liquore (rum, limoncello o strega), un cucchiaino di lievito per dolci, un pizzico di sale e scorza grattugiata di limone. Si lavora il composto fino a ottenere una massa liscia e compatta, da avvolgere nella pellicola e lasciar riposare in frigo per almeno 2 ore. Questo passaggio è cruciale per stendere meglio l’impasto, evitando che si ritiri o si rompa in cottura.
Una volta freddo, l’impasto va lavorato sulla spianatoia infarinata e steso con la sfogliatrice (o a mano), fino a uno spessore molto sottile: dal numero 2 fino all’8 o 9 della macchina. A questo punto, si adagiano dei piccoli mucchietti di crema pasticcera su una delle sfoglie, ben distanziati. Con un pennello bagnato d’acqua, si inumidisce la pasta intorno al ripieno e si ricopre con un secondo strato di impasto. La chiusura va fatta con cura: schiacciando bene i bordi e eliminando l’aria interna, per evitare che i ravioli si aprano in frittura. Si ritagliano con una rotella dentata e si preparano all’ultimo passaggio: la frittura.
L’olio ideale è quello di arachide, portato a una temperatura di 170-175°C. I ravioli vanno immersi pochi alla volta, rigirati a metà cottura e scolati quando raggiungono una doratura omogenea. Per assorbire l’unto in eccesso, si sistemano su carta da fritto e si lasciano asciugare completamente. Solo a questo punto si possono spolverare con zucchero a velo. Il contrasto tra l’esterno croccante e il ripieno cremoso è ciò che li rende indimenticabili.
Per un’alternativa, è possibile usare Nutella o crema al pistacchio al posto della crema pasticcera, oppure variare le dimensioni per ottenere ravioli formato mignon o maxi. Si conservano per massimo due giorni, ma in genere non durano così a lungo. Sono perfetti per Carnevale, ma anche per una merenda della domenica, un compleanno o semplicemente per coccolarsi con un dolce che sa di casa.