Lasagne alla Bruno Barbieri con il gorgonzola, che delizia: la ricetta è pure semplice - ilmangione.it
Lasagne al gorgonzola di Bruno Barbieri: ricetta cremosa e moderna che rinnova la tradizione con cavolfiore e spezie.
Le lasagne rappresentano da sempre uno dei simboli più riconoscibili della cucina italiana, piatto conviviale per eccellenza e ricordo familiare delle domeniche speciali. La versione al ragù rimane un punto fermo della tradizione, ma, già, la cucina contemporanea ci ha insegnato che anche ciò che sembra immutabile può essere reinterpretato con cura e rispetto. È in questa direzione che si inserisce la proposta di Bruno Barbieri, chef conosciuto per la sua attenzione al dettaglio e per l’abilità di elevare ingredienti comuni trasformandoli in esperienze sensoriali. La sua lasagna al gorgonzola nasce dall’idea di mantenere la struttura del piatto classico, sostituendo però il ragù con una crema intensa e avvolgente, dove il formaggio erborinato dialoga con il cavolfiore e con note aromatiche decise. Una preparazione che non tradisce la tradizione, ma la accompagna verso un linguaggio gastronomico nuovo, più audace e, se vogliamo, più internazionale.
Una tradizione che evolve tra memoria e innovazione
Quando si parla di lasagne, inevitabilmente la mente corre alle sfoglie tirate a mano, alla besciamella vellutata, al sugo lento e profumato che borbotta sul fuoco. È un’immagine che appartiene all’infanzia di molti, alla semplicità domestica, alla ritualità di un piatto che raccoglie famiglia e tempo insieme. Oggi, però, lo scenario culinario vive un dialogo costante tra memoria e innovazione: gli chef studiano, sperimentano, scelgono ingredienti poco scontati per dare nuova profondità ai piatti più amati. Barbieri parte da qui, da un rispetto evidente per il piatto originale, eppure si lascia trasportare dall’idea che la cucina sia anche gioco, intuizione, sfida.

Nel suo piatto il gorgonzola diventa fulcro di gusto, protagonista deciso e riconoscibile, capace di avvolgere il palato con un carattere morbido ma persistente. Il cavolfiore, lessato e poi ripassato con burro, aglio e salvia, introduce una dolcezza vegetale che bilancia la forza del formaggio. La scelta di spezie come paprika e curcuma regala un profilo aromatico più moderno, visivo, quasi internazionale. Il gesto finale di fare riposare la preparazione in frigorifero prima della cottura permette alla lasagna di compattarsi, offrendo un taglio pulito e una consistenza elegante, che richiama la cucina da ristorante pur rimanendo riproducibile a casa. Questa interpretazione non vuole sostituirsi alla lasagna tradizionale: vuole affiancarla, ampliando la famiglia delle ricette che raccontano l’Italia da tavola in tutte le sue sfumature.
Ingredienti scelti con cura, tecniche semplici e un risultato raffinato
Per preparare questa versione moderna servono sfoglia fresca, gorgonzola, cavolfiore, burro, cipollotto, salvia, aglio, olio extravergine e una leggera nota di spezie. Pochi ingredienti, ma scelti bene, come ripete spesso Barbieri. La preparazione inizia con la cottura del cavolfiore, che viene poi lavorato in padella per assumere profumo e morbidezza. Il gorgonzola, intanto, si scioglie dolcemente a bagnomaria fino a diventare una crema setosa, pronta a fondersi con la pasta. La sfoglia, cotta brevemente e asciugata, viene poi stratificata negli stampi alternando cavolfiore e crema di formaggio. E qui si riconosce lo stile dello chef: piccoli stampi individuali che trasformano la lasagna in un piatto elegante, perfetto anche per una cena speciale, con un equilibrio visivo e gustativo che conquista.
Dopo alcune ore di riposo in frigorifero, il passaggio in forno regala quella leggera doratura superficiale e una consistenza compatta ma cremosa dentro. Il tocco finale del cipollotto saltato e delle spezie dona freschezza, croccantezza e un contrasto cromatico che arricchisce il piatto. Servita calda, questa lasagna al gorgonzola porta a tavola un aroma deciso, una morbidezza piena e una struttura che soddisfa come il comfort food deve saper fare, ma con un’eleganza moderna che richiama l’alta cucina. Una ricetta che mette insieme tradizione, tecnica e sensibilità contemporanea, creando un ponte tra casa e ristorante, tra memoria e scoperta.
