La chiamano "torta povera" ma è tra le più ricche di sapore: l'antica ricetta dei contadini, il profumo invaderà casa - ilmangione.it
La patona, la “torta povera” di farina di castagne della tradizione contadina pavese, è ricca di gusto e profumo. Ecco la ricetta spiegata con storia, passaggi e consigli.
Ci sono ricette che sembrano venire da lontano, non tanto per gli anni, ma per le sensazioni che portano con sé. La patona pavese è una di queste. È la classica “torta povera”, nata quando si cucinava con quello che c’era, senza fronzoli. Eppure, ogni volta che la preparo, ho l’impressione di toccare un pezzo di storia: quella dei contadini dell’Oltrepò, dei castagneti pieni in autunno, delle cucine che profumavano di legna e farina di castagne.
Patona pavese, la torta povera che sa di autunno
La prima volta l’ho assaggiata in una piccola trattoria della provincia di Pavia, dove il cuoco mi disse sorridendo: “È povera, ma solo negli ingredienti… nel gusto è ricchissima.” Aveva ragione. È un dolce rustico, umido, avvolgente, che profuma di bosco e di casa. Una coccola senza sensi di colpa, perfetta nei pomeriggi freschi, magari con un tè caldo o un caffè fumante.
La patona assomiglia al castagnaccio, ma mantiene un carattere tutto suo. È più morbida, più cremosa, più “accogliente”. E, soprattutto, è uno di quei dolci che si fanno in un attimo, senza uova, senza burro, senza latte… quasi un miracolo della cucina contadina.

Ingredienti
La ricetta della patona è caratterizzata da pochi ingredienti ma di qualità, che si combinano per creare un dolce dalla consistenza morbida e dal gusto intenso. Ecco gli ingredienti tradizionali:
- Castagne lessate e passate al setaccio
- Farina bianca
- Zucchero
- Uova
- Burro
- Latte
- Un pizzico di sale
Preparazione
- La preparazione inizia con la cottura delle castagne, che vengono lessate e poi ridotte in purea.
- Questa base viene mescolata con farina, zucchero, uova e burro fuso, fino a ottenere un impasto omogeneo.
- Viene aggiunto un po’ di latte per regolare la consistenza.
- Il composto viene poi versato in una tortiera imburrata e cotto in forno a temperatura moderata per circa 40-50 minuti.
La patona si gusta preferibilmente tiepida, accompagnata da un bicchiere di vino dolce locale o da una tazza di tè caldo. Se vuoi arricchirla puoi usare parte di acqua e parte di latte per una versione più morbida e cremosa. Se ami i sapori più decisi, aggiungi qualche scorzetta d’arancia non trattata. Provala anche con una manciata di gocce di cioccolato fondente: non è tradizionale, ma è irresistibile. Per un tocco ancora più rustico, sostituisci una parte di acqua con un cucchiaio di miele sciolto in acqua tiepida.
