Il centrotavola che si mangia: la ghirlanda salata di Natale è l'antipasto che mette a tutti l'acquolina in bocca - ilmangione.it
Una corona scenografica fatta di pasta sfoglia, salumi e formaggi: il centrotavola natalizio che tutti possono mangiare
C’è una ricetta natalizia che riesce a stupire gli ospiti prima ancora di assaggiarla. Si tratta della ghirlanda di Natale commestibile, un’idea salata che unisce forma decorativa e gusto autentico in una preparazione semplice, ma d’effetto. È perfetta come antipasto condiviso, come piatto da buffet o per accompagnare un aperitivo nei giorni di festa. Si presenta come una vera corona natalizia, completa di decorazioni commestibili, profumi invitanti e una struttura fragrante che richiama i lievitati più amati.
L’idea perfetta per il tuo antipasto delle feste: buona da mangiare, bella da vedere
Questa ghirlanda si realizza con pochi ingredienti e tanta creatività. La base può essere una pasta sfoglia pronta, un impasto di pan brioche o, per i più esperti, una pasta per pizza. L’importante è che sia morbida all’interno e croccante fuori, in modo da sostenere il ripieno ma risultare leggera e friabile al morso. Il ripieno è modulabile, ma la combinazione più apprezzata resta quella tra formaggio filante e salumi, come scamorza, speck, salame o prosciutto cotto, che rilasciano aroma e sapore durante la cottura.

Una volta steso l’impasto su un piano infarinato, si farcisce lasciando liberi i bordi. Poi si arrotola formando un cilindro, si chiudono le estremità creando un anello e si praticano incisioni a distanza regolare. A questo punto si ruotano le sezioni tagliate per creare un effetto decorativo che simula i petali di una ghirlanda. Prima di infornare si spennella con tuorlo d’uovo per la doratura e si aggiungono semi di papavero, sesamo, olive, pomodorini o foglie di rosmarino. L’effetto finale è sorprendente, grazie al contrasto tra oro della superficie e tocchi rossi e verdi che richiamano il Natale.
Cuocendo in forno a 180°C per circa mezz’ora, la ghirlanda si gonfia, si colora, sprigiona profumo e si compatta perfettamente. Una volta pronta, basta appoggiarla su un tagliere rotondo o su un piatto grande, magari decorato con un ramo di abete o un filo di luci a batteria, per trasformarla nel centrotavola perfetto.
Un centrotavola da mangiare tutti insieme, tra salse e profumo di festa
Il successo della ghirlanda salata di Natale non sta solo nell’effetto visivo, ma nella sua capacità di unire convivialità e gusto. A differenza di un antipasto servito nei piatti, qui ogni commensale può staccare un pezzo con le mani, condividerlo con altri, scegliere il lato più croccante o quello più ricco di formaggio. È una preparazione che invita alla partecipazione, rompe la formalità e crea subito un’atmosfera accogliente. Ecco perché si presta perfettamente per essere il primo gesto conviviale del pranzo o della cena natalizia.
Chi vuole renderla ancora più sfiziosa, può accompagnarla con delle salse al centro, servite in una ciotolina posizionata proprio nel buco della ghirlanda. Le versioni più amate sono il pesto genovese, la maionese aromatizzata al limone o una salsa yogurt con erbe aromatiche. La scelta dipende dal ripieno: se la ghirlanda è vegetariana, si può puntare su una salsa alle verdure o al formaggio fresco; se è ricca di salumi, meglio optare per qualcosa che alleggerisca il gusto e lo rinfreschi.
Anche per chi ha poco tempo, questa ricetta è fattibile: in meno di un’ora si prepara, si cuoce e si porta in tavola. E se avanzano fette, sono ottime anche il giorno dopo, magari riscaldate brevemente per far tornare il formaggio filante. Ma la verità è che di solito non avanza nulla. È un piatto che mette tutti d’accordo, dai bambini ai nonni, passando per chi ama solo gli antipasti e chi aspetta il dolce. In un periodo dell’anno in cui anche la tavola deve raccontare festa e calore, questa ghirlanda rappresenta l’equilibrio ideale tra bellezza scenica e semplicità vera.
