Ecco la torta (deliziosa) che mangi tutti i giorni senza prendere un grammo: svelata la ricetta di 100 anni fa - ilmangione.it
Ti svelo la ricetta di una torta antica di 100 anni fa che puoi mangiare tutti i giorni senza sensi di colpa: ti svolta colazioni e merende!
Pensavo che per gustarmi una fetta di torta buona, profumata e “confortante” dovessi per forza mettere in conto un piccolo peccato di gola. E invece, sorpresa! Qualche settimana fa ho riscoperto una ricetta antica che mi ha letteralmente conquistata: il castagnaccio.
Un dolce povero di origine toscana, preparato solo con farina di castagne, acqua e pochi altri ingredienti naturali. Niente zucchero, niente lievito, eppure il risultato è incredibilmente buono — così buono che ormai lo preparo quasi ogni giorno.
Ricetta del castagnaccio, lo puoi mangiare tutti i giorni senza problemi!
Il segreto sta nella sua semplicità autentica: il profumo di bosco della farina di castagne, la dolcezza naturale dell’uvetta, il croccante dei pinoli e quel tocco aromatico del rosmarino che fa subito autunno. È una torta che sa di casa, di camini accesi e colazioni lente, ma anche di leggerezza. E la cosa più bella? È così sana che puoi concedertela senza alcun senso di colpa.

Ingredienti
- 500 g di farina di castagne
- 800 ml di acqua
- 1 pizzico di rosmarino fresco
- 100 g di uvetta
- 80 g di pinoli
- Olio extravergine d’oliva q.b.
Preparazione
- Mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida per 5 minuti.
- Nel frattempo, versate la farina di castagne in una ciotola grande.
- Aggiungete l’acqua un po’ alla volta, mescolando con una frusta per evitare grumi.
- L’impasto deve diventare fluido e vellutato, simile a una crema leggera.
- Strizzate l’uvetta e unitela all’impasto insieme ai pinoli, lasciandone da parte un po’ per decorare la superficie.
- Mescolate con delicatezza.
- Ungete bene una teglia con un filo d’olio, versate il composto e livellatelo.
- Decorate con l’uvetta e i pinoli rimasti e qualche ago di rosmarino sgranato.
- Infornate a 180 gradi per circa 30 minuti, finché la superficie sarà leggermente screpolata.
- Lasciate raffreddare completamente il castagnaccio prima di sformarlo.
Usate una farina di castagne di qualità, meglio se dell’Appennino o toscana: farà tutta la differenza. Niente zucchero, la farina è già dolce di suo! Se volete renderlo ancora più goloso, potete aggiungere un filo di miele o un po’ di ricotta fresca al momento di servirlo. Il castagnaccio è ancora più buono il giorno dopo: tenetelo coperto con un canovaccio e lasciatelo a temperatura ambiente. Diventa più compatto, quasi caramellato ai bordi, e ogni morso sa di coccola e tradizione. Se vi piace sperimentare, provatela con un pizzico di cannella o qualche scorzetta d’arancia candita.
