Dalla Grande Mela alla tua cucina: i fritti newyorkesi che non hai mai assaggiato - ilmangione.it
Nella puntata natalizia di È sempre mezzogiorno, Daniele Persegani reinterpreta lo street food americano con due verdure immerse in una pastella speziata e croccante alla birra.
Ispirato dai racconti di Angela Frenda e dalle atmosfere del Natale newyorkese, Daniele Persegani ha proposto in diretta su È sempre mezzogiorno un piatto che mescola le luci d’oltreoceano con la tradizione della frittura italiana. Sul banco della trasmissione Rai sono comparsi cavolfiore, cetriolini sott’olio e una pastella alla birra arricchita con aglio, peperoncino e fioretto di mais, per un fritto leggero, croccante e dal sapore deciso. Un omaggio alla cucina da strada di Manhattan che strizza l’occhio a chi, anche in Italia, cerca idee nuove per l’aperitivo natalizio.
La preparazione in diretta: la pastella alla birra e la doppia frittura delle verdure
Il primo passaggio è stato quello della pastella, che Persegani ha composto unendo farina 00 e fioretto di mais in una ciotola capiente, insieme a un cucchiaino di lievito istantaneo per salati, peperoncino in polvere e aglio granulare. L’aggiunta graduale di birra fredda, mescolata con una frusta, ha creato un composto denso ma fluido, pensato per aderire bene alla superficie delle verdure.

I cetriolini, tagliati a metà nel senso della lunghezza, sono stati immersi direttamente nella pastella e tuffati subito in olio profondo e bollente. Il risultato, già visibile in pochi secondi, è stato un involucro compatto e dorato, che trattiene l’acidità del cetriolo e ne esalta la sapidità. Per il cavolfiore, invece, il procedimento ha previsto uno step intermedio: le cimette sono state sbollentate in acqua e aceto di mele per circa cinque minuti. Dopo la scolatura, anche loro sono passate nella pastella speziata e poi in padella.
La doppia consistenza tra le due verdure — una più croccante e aromatica, l’altra più morbida e vegetale — è stata pensata per offrire un piatto variegato sia nei sapori che nelle consistenze. Un gioco di temperature e acidità che richiama i mercatini invernali americani, ma trova spazio anche nella cucina casalinga italiana, specialmente durante le festività.
La salsa all’aneto e la suggestione natalizia dietro la scelta del piatto
Come accompagnamento, lo chef ha scelto una salsa fredda, mescolando maionese con un cucchiaio di senape, alcune gocce di salsa Worchester e aneto fresco tritato. Chi desidera un tocco più deciso può aggiungere anche qualche goccia di tabasco. Il risultato è una crema aromatica che contrasta con la grassezza della frittura e restituisce freschezza al palato.
La scelta di portare in tv questi ingredienti non è stata casuale. Angela Frenda aveva descritto pochi minuti prima, con parole calde e precise, il clima festivo e ipnotico del Natale a New York: luci tra i grattacieli, food truck sotto la neve, vapore che sale dalle griglie del marciapiede. L’idea di trasformare quella suggestione in cibo è arrivata quasi naturalmente, e lo stesso Persegani ha spiegato come l’uso di cetriolini e aceto di mele evochi certi sapori intensi delle strade americane durante le feste.
L’intera ricetta è pensata per essere replicata a casa in poco tempo, senza strumenti particolari. Basta una frusta, una ciotola, una padella profonda e pochi ingredienti che si trovano facilmente anche in Italia. Per chi cerca un antipasto originale per il pranzo di Natale, o vuole stupire con uno stuzzichino fuori dagli schemi, questi fritti speziati rappresentano una proposta insolita ma efficace. Il profumo di birra, mais e spezie che si sprigiona durante la cottura è già di per sé un invito ad assaggiare.
La puntata, andata in onda da Milano il 6 dicembre, ha dimostrato come una suggestione lontana, se ben raccontata, possa trasformarsi in un piatto concreto, accessibile e raccontabile. E non a caso, i fritti di Persegani sono stati tra i più commentati sui social, con utenti che hanno subito cercato il procedimento per rifarli a casa. Forse perché, nel caos delle feste, anche un piccolo piatto può diventare un pezzo di racconto.
