Brodo per l'arrosto delle Feste, leggendario quello di nonna Ada: voto 10 e lode garantito - ilmangione.it
Il brodo di carne più profumato di sempre, preparato secondo una ricetta di famiglia con 50 anni di storia.
Quando si prepara il brodo di carne, in molte case italiane si risveglia un senso di familiarità che ha poco a che vedere con la moda o le tendenze del momento. Il suo profumo si infila sotto le porte, attraversa i pianerottoli, arriva in cucina già con il vapore che si alza lento dalla pentola. È una di quelle preparazioni che non si spiegano, si sentono. E, se fatta bene, si ricordano per anni. Questa è una ricetta di famiglia che ha superato il mezzo secolo e continua a essere una garanzia. Non richiede tecniche complesse, solo tempo, attenzione e ingredienti giusti.
Ideale per il pranzo di Natale, ma anche per quelle giornate fredde in cui si cerca qualcosa che scaldi davvero, questo brodo non è solo un liquido: è un fondo di sapore che dà struttura a piatti come tortellini, agnolotti, cappelletti, passatelli. E può anche essere gustato da solo, con una manciata di parmigiano e qualche crostino.
Le carni, le verdure, gli aromi: il segreto è tutto nel giusto equilibrio
La base è composta da tre tipi di carne bovina: biancostato, polpa magra e ossi, che garantiscono sapore e struttura. A queste si aggiungono carote, patate, cipolla, sedano e qualche pomodorino. Nulla di più classico, ma ogni elemento ha un suo ruolo. Le patate ammorbidiscono il sapore, le carote lo arrotondano, il sedano aggiunge una nota vegetale precisa. La cipolla viene prima rosolata leggermente in padella, un dettaglio piccolo ma fondamentale per esaltare la parte aromatica del brodo.

Il tutto va unito in una pentola capiente, coperto con circa 4 litri d’acqua, e completato con foglie di alloro, prezzemolo fresco, qualche bacca di ginepro e pepe nero in grani. Il brodo non va mai mescolato troppo. Una volta raggiunto il bollore, va schiumato delicatamente e poi lasciato sobbollire a fuoco basso per 2 ore e mezza. Il tempo fa il resto: più cuoce, più si concentra, più regala profondità.
Dopo la cottura si filtra tutto: da una parte le verdure e la carne – che si possono usare per fare polpette o bollito – dall’altra il liquido limpido e saporito, pronto da usare o da conservare. Se si desidera un brodo ancora più limpido, si può passare attraverso un telo fine, ma anche così, con un po’ di grasso in superficie, resta perfetto per le preparazioni della festa.
Come conservarlo e quando usarlo per ottenere il meglio
Il brodo preparato con questa ricetta si conserva benissimo per 4 o 5 giorni in frigorifero, chiuso in un contenitore ermetico. È importante farlo raffreddare completamente prima di riporlo, e se si vuole eliminare il grasso in superficie, basta lasciarlo riposare una notte: il grasso salirà e si solidificherà, permettendo di toglierlo con un cucchiaio.
In alternativa, il brodo può essere congelato in porzioni, in bottiglie o vasetti, e usato all’occorrenza. È un ingrediente che non si improvvisa, e averne sempre un po’ pronto permette di risparmiare tempo senza sacrificare il gusto. Perfetto per risotti, minestre, o come base per fondi e salse.
Non è solo una questione di sapore. Il brodo fatto in casa, se preparato con cura, ha anche un valore nutrizionale importante: è ricco di minerali, proteine leggere, e nei mesi invernali è uno dei modi migliori per riscaldare stomaco e umore. La sua semplicità è solo apparente: ogni scelta – il taglio della carne, la rosolatura della cipolla, la presenza del ginepro – ha un impatto preciso sul risultato finale.
Chi lo prova una volta, difficilmente torna al dado.
