Allerta per questo riso pronto - ilmangione.it
Il sistema dei controlli alimentari in Italia continua a dimostrarsi vigile e rapido nell’intercettare potenziali rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori.
L’ultimo prodotto finito nel mirino delle autorità è uno diìei più diffusi negli scaffali dei supermercati, un richiamo che evidenzia, ancora una volta, l’importanza della trasparenza e dell’efficienza nella filiera alimentare.
Richiamato il noto riso pronto
A subire il richiamo è stato il risotto alla milanese a marchio Knorr, richiamato in via precauzionale per possibile presenza di corpi estranei. A comunicare il provvedimento sono stati i punti vendita Conad, che hanno diffuso l’avviso di richiamo relativo a cinque lotti risotto alla milanese Knorr da 175 grammi.
I lotti interessati, nello spceifico, sono il 5290AO810, 5293AO810, 5294AO810, 5295AO810 e il 5296AO810. Tutti accominicati dal termine minimo di conservazione al 01/2027. Il motivo è appunto la possibile presenza di corpi estranei di natura plastica e metallica. Un’altra problematica che richiede la massima prudenza, perchè i piccoli frammenti possono chiaramente essere un rischio per i consumatori.
Il prodoto coinvolto porta la firma di Menz & Gasser Spa, azienda incaricata della produzione per conto di Unilever Italia, proprietaria del marchio Knorr. Lo stabilimento di trova a Sanguinetto, in provincia di Verona, in via Roma 23.

In una nota inviata al Fatto Alimentare Knorr ha precisato che l’evento che ha causato l’irregolarità non è avvenuto nello stabilimento del confezionamento, ma in una fabbrica esterna che produce le miscele successivamente utilizzate per la preparazione del prodotto finito.
Cosa devono fare i consumatori
In via del tutto precauzionale, il marchio raccomanda di non consumare le confezioni appartenenti ai lotti segnalati. Chi avesse acquistato il prodotto può restituirlo presso il punto vendita, dove sarà rimborsato o sostituito secondo le procedure previste.
In caso di dubbi legati ai lotti in proprio possesso, i consumatori possono verificare la presenza del codice sulla parte posteriore della busta accanto alle informazioni di confezionamento e alla data di scadenza.
Bisogna dire che il caso Knorr non è unico, purtroppo. Dal 1° gennaio 2025 Il Fatto Alimentare ha segnalato ben 238 richiami per un totale di 535 prodotti coinvolti. La gamma è ampia e abbraccia marchi e categorie differenti, il che in evidenza quanto sia essenziale un monitoraggio costante lungo tutta la catena produttiva.
La possibilità di individuare velocemente eventuali contaminazioni (e di ritirare tempestivamente i prodotti coinvolti) può essere a tutti gli effetti considerata una garanzia per il consumatore, che può contare sempre su questo pilastro della sicurezza alimentare moderna.
