
Olio o burro, cosa nuoce di più alla salute? La risposta sorprende tutti - ilmangione.it
Le differenze nutrizionali tra burro e olio. Quale tra i due fa più male. Ecco che la scienza entra in gioco per darci una risposta.
Il burro, prodotto di origine animale, è ricco di grassi saturi e contiene colesterolo, elementi che per decenni sono stati associati a un aumento del rischio cardiovascolare. Tuttavia, ricerche più recenti hanno ridimensionato il ruolo negativo dei grassi saturi, sottolineando come la qualità complessiva della dieta sia più determinante del singolo alimento. Il burro è anche fonte di vitamine liposolubili come la vitamina A, D ed E, oltre che di acidi grassi a catena corta e media, utili per l’energia immediata.
L’olio, in particolare l’olio extravergine di oliva, si distingue per l’elevato contenuto di grassi monoinsaturi, soprattutto acido oleico, e di antiossidanti naturali come polifenoli e vitamina E. Questi componenti sono riconosciuti per le loro proprietà protettive nei confronti del sistema cardiovascolare e per la loro azione antinfiammatoria. Gli studi più recenti confermano che un’assunzione regolare di olio extravergine di oliva è associata a un miglioramento del profilo lipidico e a una riduzione del rischio di malattie croniche.
Impatti sulla salute e raccomandazioni scientifiche
Secondo le linee guida aggiornate dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e di numerose società scientifiche europee, è consigliabile privilegiare il consumo di grassi insaturi rispetto a quelli saturi. In questo contesto, l’olio extravergine di oliva si posiziona come la scelta preferibile per condire e cucinare, grazie anche al suo punto di fumo elevato che ne permette l’utilizzo a temperature medio-alte senza degradazione significativa dei nutrienti.
Tuttavia, il burro non va demonizzato: utilizzato con moderazione, può essere inserito in una dieta equilibrata. Soprattutto se associato a una riduzione complessiva degli zuccheri raffinati e degli alimenti ultra-processati. Alcuni studi recenti hanno evidenziato come il consumo di burro in quantità moderate non aumenti in modo significativo il rischio di patologie cardiovascolari. Questo ovviamente se inserito in un regime alimentare vario e ricco di fibre, frutta e verdura.

Per chi cerca un’alternativa più salutare al burro, l’olio extravergine di oliva rappresenta un’opzione ideale. Non solo per il condimento a crudo ma anche per la cottura di piatti che richiedono temperature fino a circa 210 °C. In cucina, si può combinare l’uso di entrambi i grassi. Ad esempio, il burro può essere scelto per preparazioni che richiedono sapori più ricchi e consistenze cremose. L’olio è preferibile per insalate, marinature e fritture leggere.
È importante inoltre considerare l’origine e la qualità degli ingredienti. Un burro artigianale o biologico può offrire un profilo nutrizionale migliore rispetto a prodotti industriali. Così come un olio extravergine di oliva di prima spremitura a freddo garantisce un contenuto più alto di composti benefici.
In definitiva, la scelta tra burro e olio deve basarsi su una valutazione consapevole che tenga conto non solo delle caratteristiche nutrizionali. Ma anche delle esigenze personali, delle abitudini alimentari e dello stile di vita complessivo. Privilegiando sempre la varietà e la qualità degli alimenti consumati quotidianamente.