Sembra una marca qualunque ma questo caffè del supermercato è superlativo (e costa poco) - ilmangione.it
Una nuova classifica smonta abitudini radicate: premiata una miscela del caffè che sorprende per equilibrio e gusto.
In Italia, il caffè è un rito quotidiano che va ben oltre il gusto. È un’abitudine culturale, un gesto identitario, un momento di pausa condiviso. E proprio per questo, molti italiani si legano a una marca con una fedeltà quasi affettiva, riempiendo la credenza sempre con lo stesso pacco. Ma cosa succede se si mettono a confronto i caffè in commercio, cercando di capire quale tra tutti riesca davvero a ricreare l’esperienza dell’espresso del bar? A questa domanda ha cercato di rispondere Altroconsumo, con un’analisi approfondita su qualità, profilo aromatico e bilanciamento delle miscele. Il risultato ha sorpreso: il caffè che più si avvicina a quello servito al bancone non è quello che molti si aspettavano.
Illy supera le aspettative: il gusto da bar che si trova al supermercato
Nel test condotto da Altroconsumo, il Illy Classico ha ottenuto il punteggio più alto: 77 su 100. È un caffè a tostatura media, pensato per chi desidera una bevanda equilibrata, senza punte di amaro eccessivo o acidità invadente. Gli esperti coinvolti nel test lo descrivono come un espresso armonico, rotondo e persistente, con aromi che ricordano la frutta secca e il cioccolato.

Questa miscela si distingue anche per la costanza: in ogni tazzina, il gusto resta identico, pulito e privo di sbalzi. Illy ottiene punteggi elevati anche sulla qualità dei chicchi e sull’etichettatura, considerata chiara e completa. Non è solo una questione di gusto, ma anche di trasparenza e sostenibilità. Secondo gli esperti, è la scelta ideale per chi vuole replicare a casa l’esperienza di un buon espresso da bar, anche con una moka o una macchina domestica.
Il secondo posto va alla Lavazza Qualità Rossa, che si ferma a pochi punti di distanza. È una miscela più decisa, con una forte presenza di Robusta, pensata per chi ama un caffè corposo e intenso. Rappresenta per molti italiani la tradizione: è il profumo che riempie la cucina, la moka che borbotta sul fuoco, la tazzina condivisa in famiglia. Una scelta emotiva, che resta salda nelle abitudini quotidiane. Ma, nel confronto oggettivo, è l’equilibrio del Illy a fare la differenza.
Anche i caffè meno premiati restano validi: questione di gusti, non di difetti
Tra i nomi analizzati da Altroconsumo c’è anche Caffè Borbone, presente con le sue miscele macinate oltre che con le capsule. In classifica si colloca più in basso, con un punteggio di 72 su 100, ma la differenza con il primo posto è minima. Cinque punti separano il migliore dal meno premiato, a testimonianza del fatto che tutti i caffè testati sono di buona qualità.
Borbone si rivolge a un pubblico che preferisce un gusto più diretto, deciso, senza mezze misure. Spesso viene abbinato a macchine a cialde, che richiedono miscele con un profilo aromatico forte. E infatti, nonostante la posizione in classifica, resta una delle marche più scelte e apprezzate per l’uso domestico.
Il messaggio implicito che emerge è che non esiste un solo “caffè perfetto”. Esistono preferenze, abitudini, sensibilità individuali al gusto e alla tostatura. Per qualcuno il caffè ideale è più dolce, per altri deve essere pungente. C’è chi preferisce l’Arabica e chi non può rinunciare alla forza della Robusta. La classifica di Altroconsumo diventa quindi una guida, non una sentenza.
E non è da escludere che proprio grazie a questo confronto, alcuni consumatori decidano di abbandonare per un momento la solita marca e di provare qualcosa di diverso, magari scoprendo che il sapore del bar può arrivare davvero fino alla propria cucina.
