Panettoni alle stelle questo Natale: l’esperto svela perché anche quelli industriali non sono più economici - ilmangione.it
Panettoni alle stelle anche nel settore industriale: un esperto rivela dinamiche inattese dietro ai costi crescenti.
L’aumento dei prezzi dei panettoni non è una novità, ma quest’anno il fenomeno sembra aver raggiunto un livello che ha spiazzato persino gli appassionati. Non è solo l’artigianale a costare di più: anche i prodotti industriali, un tempo rifugio per chi voleva risparmiare, stanno seguendo la stessa tendenza.
Un segnale che dietro al dolce simbolo del Natale ci sia molto più di quanto appare. A raccontarci cosa sta succedendo è proprio chi, del panettone, conosce ogni sfumatura. Stefano Guizzetti, fondatore di Ciacco, che spiega la sua visione durante l’intervista a Msn.com.
Cosa sta realmente accadendo ai prezzi in aumento dei panettoni
Secondo Guizzetti, la questione è più complessa di quanto sembri. È vero che un panettone artigianale costa di più, e Ciacco lo vende a 44 euro al chilo. Ma dietro ci sono scelte radicali e costi elevati, come l’investimento di 40 mila euro in nuove attrezzature o la decisione di utilizzare canditi e uvetta di piccoli produttori di eccellenza, come Corrado Assenza a Noto. Ingredienti che costano anche tre volte quelli standard e che richiedono lavorazioni manuali che l’industria non affronta.
Il punto, però, è proprio questo, se la qualità artigianale giustifica gran parte del prezzo, il vero scarto è nel mondo industriale. Guizzetti lo dice chiaramente, si è alzato molto il costo soprattutto nel mondo dei prodotti industriali. Molte aziende hanno scelto di posizionarsi su una fascia premium, ma il valore aggiunto non sempre corrisponde a un miglioramento reale della qualità. Il plus, spesso, è più nel marketing che negli ingredienti.

Inoltre, l’industria deve sostenere costi energetici, logistici e di produzione aumentati negli ultimi due anni, e questo incide sul prezzo finale anche quando la ricetta rimane la stessa.
Per Guizzetti non esiste paragone in termini di processo. Ogni panettone di Ciacco passa letteralmente dalle sue mani, con idratazioni diverse, impasti monitorati uno a uno e una ricetta che non si appoggia ad additivi, acceleratori o conservanti tipici della grande scala produttiva. La filosofia resta quella che hanno reso celebre Ciacco nel mondo del gelato: pragmatismo, sperimentazione e una ricerca costante dell’identità del prodotto, come l’uso del candito macro, tre tipologie di uvetta e un burro di centrifuga selezionato per qualità aromatica.
Insomma, la verità è che il prezzo spesso dell’artigianale è dovuto al costo elevato degli ingredienti di alta qualità, a differenza di quelli industriali spesso in nicchie premium che per marketing ne aumentano costi e tutto il processo che ne deriva alle spalle.
