 
                Ogni giorno un boccone di plastica: i 5 oggetti in cucina che ti stanno avvelenando senza saperlo - Ilmangione.it
In cucina, esistono almeno 5 oggetti che contengono tanta plastica e che mettono a rischio la salute di tutti.
La cucina è uno dei materiali più consumati al mondo e le enormi quantità di consumo di plastica sta mettendo a rischio il pianeta. Chi pensa che la plastica sia un problema lontano si sbaglia perché le microplastiche sono diffusissime in casa. In cucina, in particolare, esiste una grande quantità di microplastica e ogni giorno è altissima la quantità di plastica che viene ingerita mettendo a rischio la salute.
Secondo un recente studio, ogni persona attraverso l’aria, il cibo o il contatto con oggetti in plastica vengono inalati 22 milioni di particelle di plastica. Una quantità eccessiva che comporta delle conseguenze sull’organismo potendo provocare problemi al fegato e ai polmoni e aumentare il pericolo di malattie degenerative, infarto e ictus.
Gli oggetti di plastica presenti in cucina per sostituirli
Sempre più persone scelgono di avere mestoli, coltelli, forchette e contenitori in plastica perché più facili da conservare e da pulire. Inoltre sono anche più economici rispetto a quelli in metallo e in legno ma tutti gli oggetti di plastica che vengono utilizzati in cucina rilasciano microplastiche che vanno a finire nei tessuti e nel flusso sanguigno soprattutto se entrano in contatto con pietanze calde.
Tra gli oggetti di plastica presenti in cucina e che vengono utilizzate quotidianamente ci sono sicuramente le bottiglie di plastica. Acqua, latte, bibite in generale e succhi di frutta vengono venduti sempre più spesso in bottiglie di plastica che, nel liquido, rilasciano milioni di nanoplastiche soprattutto se sono esposte a lungo agli agenti atmosferici o se risultano deformate a causa di incidenti di percorso.

Durante le fredde serate invernali, ci si coccola con un tè caldo non sapendo che le bustine del tè, come svela un gruppo di studiosi dell’Università Autonoma di Barcellona, rilasciano grandi quantità di micro e nanoplastiche. Tra gli oggetti che dovrebbero essere sostituiti in cucina ci sono le padelle in teflon che sono comodissime perché non fanno attaccare il cibo ma sono altamente pericolose perché, con un semplice graffio, sono in grado di rilasciare microplastiche.
Infine, dovrebbero essere sostituiti anche i contenitori per il cibo d’asporto che vengono utilizzati non solo da chi è solito pranzare fuori per lavoro, ma anche per conservare il cibo che avanza. I contenitori vengono utilizzati anche dal food delivery e il cibo che viene riscaldato o lavato rilascia, poi, delle microplastiche.
Prima di acquistare qualsiasi oggetto per la cucina, dunque, è fondamentale fare attenzione al materiale che si sceglie.

 
         
        