Il panettone Ikea sotto esame: il verdetto (inaspettato) di Gambero Rosso - ilmangione.it
Panettone Ikea 2025: ingredienti, gusto, profumo e curiosità del lievitato venduto a 9,95 euro nei negozi. Vale il prezzo?
Confezionato in una scatola minimalista e venduto a 9,95 euro, il panettone Ikea torna tra gli scaffali dei negozi della catena svedese come una delle proposte più riconoscibili del Natale. Non ha canditi d’arancia, ma mela candita e uva sultanina, con una nota aromatica al sambuco che lo distingue dalle versioni classiche. Viene realizzato in Piemonte, nello stabilimento Maina di Fossano, e a dispetto della confezione compatta e dell’aspetto “basic”, entra a pieno titolo nel campionato dei panettoni industriali. Ma cosa aspettarsi davvero da questo dolce, a parte il prezzo contenuto?
Ingredienti, produzione e impatto visivo: cosa troviamo davvero nel panettone Ikea
La prima impressione è tutta nella scatola. La grafica è elegante, con una foto ravvicinata che mostra gli alveoli dell’impasto e un carattere che richiama vagamente quello di Pantone, il che suggerisce una certa attenzione estetica. Una volta aperta, però, la sorpresa è nella dimensione compatta e nella colorazione pallida del dolce. Un dettaglio che potrebbe far storcere il naso, ma che in realtà non è legato a un uso scarso di uova, bensì a una scelta produttiva.

L’impasto è soffice ma non filante, con alveoli regolari e piccoli. Niente scorze di agrumi, niente frutta eccessiva: al loro posto cubetti di mela candita e la classica uvetta, che rendono la consistenza interna abbastanza equilibrata. In etichetta troviamo “aromi naturali di vaniglia e sambuco con altri aromi naturali”, una formula ambigua ma comune in molti prodotti da grande distribuzione. L’aspetto meno rassicurante è forse la presenza di E471, i mono e digliceridi degli acidi grassi, usati come emulsionanti e stabilizzanti.
La produzione è affidata a un nome noto, Maina, che lavora da anni nel settore e rifornisce diversi marchi. Questo significa una certa standardizzazione, ma anche una lavorazione controllata, con impasti e cotture gestite con macchinari che permettono volumi enormi e costi contenuti. Il prezzo sotto i 10 euro, infatti, è un compromesso possibile proprio grazie a questi volumi.
Assaggio e sensazioni: il sambuco è una scelta azzardata ma non banale
Appena si taglia la prima fetta, emerge un profumo alcolico che ricorda prodotti da forno confezionati come il pan bauletto. È una nota che non convince subito, ma che va contestualizzata nel tipo di panettone: non si tratta di un artigianale, bensì di un lievitato da grande produzione, destinato a consumatori che cercano una variante “esotica” del dolce natalizio tradizionale.
In bocca, il panettone Ikea non si sfalda, regge bene la masticazione, anche se non sviluppa quella trama filante tipica dei prodotti artigianali. Il gusto è particolare, con un leggero retrogusto amaro, probabilmente dovuto all’aroma di sambuco. L’abbinamento mela-sambuco è insolito e lascia un’impronta balsamica, quasi medicamentosa, che potrebbe dividere chi lo assaggia. La cannella, che sembrerebbe un abbinamento naturale con la mela, è assente: forse per evitare paragoni con versioni precedenti del prodotto, come quella ai frutti di bosco e cannella proposta negli anni scorsi.
Il finale è piuttosto dolce, senza risultare stucchevole, e la bocca rimane un po’ appesantita, ma non in modo sgradevole. Il panettone Ikea non vuole emulare i grandi maestri pasticceri: si posiziona in una fascia chiara, quella del prodotto accessibile, con una nota di stile e un gusto alternativo. Non è un capolavoro, ma per chi vuole spendere meno di dieci euro, può rappresentare una scelta curiosa. È chiaro, però, che non regge il confronto con i lievitati artigianali da 30 o 40 euro, ma non pretende nemmeno di farlo.
