
Frittelle piccanti dal sapore unico - ilmangione.it
Tra risate e ricordi, zia Cri torna nel bosco televisivo di Antonella Clerici con una ricetta che unisce memoria e gusto: le frittelle piccanti ripiene di provola affumicata.
Nello studio Rai di “È sempre mezzogiorno”, il pubblico ha rivisto una presenza familiare. La cuoca romagnola zia Cri, storica spalla di Antonella Clerici, è tornata davanti alle telecamere con la sua energia contagiosa. La puntata, andata in onda da Milano, ha riportato un’atmosfera di leggerezza e allegria che il pubblico conosce bene. Questa volta la ricetta scelta affonda le radici nella tradizione ma guarda anche al palato moderno: delle frittelle piccanti, dorate e fragranti, che custodiscono al cuore un dado di provola affumicata. Un piatto che nasce come sfizio da condividere, ma che racconta anche l’abilità della cuoca nel coniugare ingredienti semplici con un tocco di originalità.
La preparazione dell’impasto e il segreto della lievitazione
La ricetta inizia con la farina 00, base imprescindibile per ottenere un impasto soffice e leggero. In una ciotola, zia Cri scioglie il lievito di birra fresco nella birra a temperatura ambiente, un dettaglio che non è casuale. La birra, con la sua componente di anidride carbonica e lieviti residui, contribuisce a rendere l’impasto più arioso. Subito dopo aggiunge un tuorlo d’uovo, un cucchiaino di harissa – pasta di peperoncino che porta subito una nota piccante – il formaggio grattugiato, il basilico tritato e un pizzico di sale.

Mescolando con energia, la massa prende forma fino a diventare omogenea e morbida. Il passaggio cruciale arriva con la lievitazione: l’impasto viene lasciato riposare per due ore a temperatura ambiente, oppure più a lungo in frigorifero. Questo processo consente agli zuccheri di fermentare lentamente, sviluppando aromi complessi e una consistenza che farà la differenza durante la frittura. In questo momento di attesa si riconosce la maestria della cucina casalinga, quella che non ha fretta e che conosce bene i tempi naturali degli ingredienti. Quando l’impasto è pronto, l’olio viene portato a temperatura in un pentolino profondo. Con uno spallinatore da gelato, zia Cri preleva piccole porzioni di pasta e inserisce al centro un cubetto di provola affumicata, che diventerà il cuore filante della frittella. Il tuffo nell’olio bollente è rapido e deciso: la superficie si colora di dorato, le bolle avvolgono la massa e in pochi minuti il fritto prende consistenza, sprigionando un profumo intenso.
La salsa al pecorino e il tocco finale in studio
Ogni fritto ha bisogno di un accompagnamento degno. Per questo zia Cri prepara una salsa che esalta il carattere delle frittelle. In un pentolino scalda la panna fino a circa 60 gradi, poi spegne il fuoco e aggiunge il pecorino misto grattugiato insieme a grani di pepe nero tostati e frantumati. Mescolando con cura, il formaggio si scioglie lentamente creando una crema vellutata e corposa, perfetta per accogliere le frittelle appena scolate.
Il contrasto tra la croccantezza dell’esterno e il cuore filante di provola incontra così la cremosità della salsa, in un equilibrio che racconta molto della cucina romagnola: concreta, diretta, capace di sorprendere con la forza dei sapori. Nel bosco scenografico dello studio, la scena diventa quasi teatrale: Antonella sorride, il pubblico applaude, e il piatto finisce al centro del tavolo, pronto per essere assaggiato.Non è solo una ricetta, ma un momento di spettacolo che unisce tradizione e televisione. La cucina di Rai 1, seguita ogni giorno da milioni di spettatori, torna a mostrare come il cibo non sia soltanto nutrimento, ma anche racconto di storie personali, ricordi familiari e condivisione. Zia Cri, con il suo carisma, dimostra ancora una volta come la semplicità possa diventare spettacolare quando si lega a una presenza scenica così viva.