Autunno da favola, il borgo segreto tra colori e profumi di castagne: l’angolo più sconosciuto d’Italia - ilmangione.it
Un borgo d’autunno tra fogliame dorato e profumo di castagne: un angolo d’Italia autentico e tutto da vivere.
Tra le vallate dell’Irpinia, Savignano Irpino rappresenta una vera e propria scoperta per gli amanti della quiete e della natura incontaminata. Le sue stradine antiche, le case in pietra e i ruderi che punteggiano il tessuto urbano raccontano una storia millenaria, mentre il silenzio che avvolge il paese accentua la sensazione di trovarsi in un luogo sospeso nel passato.
Con l’arrivo dell’autunno, il paesaggio circostante si trasforma in un tripudio di tonalità calde: rossi intensi, arancioni vividi e gialli dorati creano uno scenario ideale per passeggiate rigeneranti e per immergersi nella tranquillità della natura. Le faggete vicine, parte del Parco Regionale del Partenio, offrono uno spettacolo unico e sono meta privilegiata per escursionisti e appassionati di fotografia naturalistica.
Un borgo d’autunno immerso tra i profumi di castagne
Nonostante il suo status di borgo poco frequentato, Savignano Irpino conserva testimonianze importanti della sua storia. Tra le emergenze più significative spicca l’antica torre normanna, che domina il centro abitato e rappresenta un simbolo di difesa e potere medievale. Numerose sono anche le tracce di insediamenti preistorici rinvenuti nella zona, che confermano l’importanza strategica del territorio sin dall’antichità.
Il borgo è inoltre custode di tradizioni locali legate all’artigianato e alla gastronomia irpina. Durante i mesi più freddi, le sagre e le feste popolari che si tengono nei paesi limitrofi celebrano i prodotti tipici, come il tartufo nero, i funghi, i vini DOCG dell’area, e i piatti della cucina montana, ricchi di sapori autentici e radicati nel territorio.

Negli ultimi anni, si è assistito a un rinnovato interesse verso borghi come Savignano Irpino, grazie anche a iniziative volte a promuovere un turismo di qualità e sostenibile. Le amministrazioni locali, insieme a operatori del settore, stanno puntando su progetti di valorizzazione che coinvolgono la tutela ambientale, il recupero degli edifici storici e l’organizzazione di eventi culturali.
Questa strategia mira a trasformare il borgo da “fantasma” a meta attrattiva per viaggiatori che desiderano vivere esperienze autentiche, lontane dal turismo di massa. Il borgo è raggiungibile facilmente da Avellino, seguendo le strade provinciali che si snodano tra boschi e colline. Per chi proviene da Napoli o Salerno, l’autostrada A16 rappresenta il collegamento principale, con uscita al casello di Grottaminarda.
Oltre alla già citata torre normanna, meritano una visita la chiesa di San Rocco. Con affreschi risalenti al XVII secolo, e i resti delle fortificazioni medievali che raccontano le vicende di un passato turbolento. Immancabile una passeggiata nei dintorni per ammirare i panorami sulle montagne irpine e per respirare l’aria fresca tipica della montagna campana.
