Venerdì sera, stanche dalla settimana lavorativa stressante io e la mia amica del cuore decidiamo di fare una cenetta di chiacchiere in zona, posto tranquillo per chiacchierare. Scegliamo Casa Bella ristorante delle prime colline alle nostre spalle, vicino all’omonima cantina che però ha gestioni e proprietari diversi. Il ristorante è particolarmente frequentato nel periodo di cantine aperte e nei periodi di matrimoni e cerimonie.
Ultimi caldi d’estate, si sta molto bene, finestre aperte e leggera brezza per la prima sera d'autunno; ambiente caldo con colori sul tono del giallo alle pareti, tavoli in legno forse un po’ vicini tra loro che si distribuiscono nelle due sale del piano di ingresso divise dal corridoio centrale che porta alla cucina e alla scala che scende nella taverna, altra sala più calda e accogliente.
Mattoni a vista, arredamento in arte povera, quadri e pochi ordinati soprammobili che danno il senso del pulito, ordinato e accogliente.
Siamo le sole commensali. Ciò raffredda un po’ l’ambiente; ok la voglia di chiacchierare in relax ma così ci sentiamo quasi di troppo.
Per fortuna che il cagnolino della padrona fa capolino vicino alla mia sedia e me lo tengo vicino tutta sera amante come sono dei cani e dell’affetto e calore che danno.
Siamo molto indecise sulle ordinazioni, la cameriera è sicuramente ordinata come l’ambiente che la circonda ma anche molto “amichevole”.
Ordiniamo intanto acqua naturale e mezzo litro di vino sfuso, un rosso fermo di buona struttura.
Così ordiniamo un misto di salumi e gnocco fritto come antipasto da dividerci (dose per una persona direi molto abbondante): coppa, salame, pancetta, lardo, crudo, niente di indimenticabile ma di media/alta qualità. Il gnocco fritto è un po’ unto e non leggero come in sole poche trattorie piacentine riescono a realizzare.
Optiamo quindi per due secondi anche se i primi sono sicuramente più appetitosi; ci voleva più fame e meno stanchezza per farci tentare di più anche da un primo piatto.
La mia amica sceglie una tagliata di filetto di manzo con patate al forno: tagliata buona, semplice, calda, cottura al sangue perfetta. Peccato per le patate molto regolari nella forma e fritte e solo forse successivamente passate pochi minuti al forno per asciugare un pochino.
La coppa arrosto è servita in una quantità esagerata, con letto di insalatina morbida. La carne è saporita, succulenta, morbidissima e servita con prugne secche che danno un tocco dolciastro, anche se minimo, al sapore succulento della carne. Gusto semplice, dose abbondante e per non star male decido che questa sarà la prima volta che avanzo qualcosa di buono nel piatto.
Concludiamo con il caffè e un conto di 51 euro in due (2,50 euro il gnocco fritto, 8 euro l’antipasto, 28 euro i due secondi). Forse per la cucina semplice e di qualità troppo “normale” per quanto offre la zona in materia di ristorazione il prezzo è un po’ alto.
