Vista la serata afosa decidiamo di prendere un po’ di fresco nel verde della Brianza e ci orientiamo pertanto su un posto già provato che dia garanzia di qualità.
Giungiamo alle 21:00 nel locale che ha disposto i tavoli nel dehors estivo, molto ampio e con un magnifico giardino come cornice. I tavoli sono apparecchiati con elementi di alto livello, nel centro tavola dei fiori freschi a galleggiare in vaso di vetro. Si percepisce immediatamente la cura posta per accogliere i clienti, che nonostante sia un martedì di fine luglio, hanno già riempito il ristorante.
Veniamo fatti accomodare ed in breve tempo ci viene portato un aperitivo “la Malvasia” molto profumata adatta per brindare alla serata, l’acqua e serviti i menu che, oltre a comprendere due menu fissi ed i piatti alla carta, indica i nomi degli chef preposti all’esecuzione dei piatti. In breve tempo il Sig. Penati viene a prendere l’ordinazione: per entrambi risotto con pomodoro maturo e gocce di basilico, come secondo opto per il rombo arrostito con patate.
Per il vino prendiamo due calici di Merlot, di cui non ricordo l’azienda produttrice, che risulta ben strutturato senza essere eccessivamente corposo e nel contempo ci vengono sistemati nell’apposito piattino dei panini; con semi di sesamo, di papavero e con l’uva, tutti fragranti e buonissimi.
Nell’attesa ci vengono servite due entrée, crema di zucchine servita in una coppetta, veramente gustosa e del tonno appena scottato servito nel piatto, fresco e saporito: un’ottima partenza!
Poco dopo ci viene portato il risotto che a dispetto della semplicità degli elementi impiegati è particolarmente buono, con il profumo del basilico che dà freschezza al piatto, anche se per il gusto di mia moglie è po’ troppo al dente.
Una pausa nella quale apprezziamo l’ambiente e l’organizzazione del personale di sala ed arriva il secondo. I filetti di rombo sono serviti al centro del piatto sopra un letto di patate, in porzione abbondante. Il pesce è ottimo sia per la cottura che per freschezza, forse leggermente salato, ma è comunque squisito.
Decidiamo di non saltare il dolce e ci concediamo pertanto un zabaione caldo al moscato d’Asti con fragole ed una millefoglie di lamponi e crema chantilly. Unica pecca del servizio ci vengono serviti insieme al pre-dolce, che consiste in una terrina con mousse di cioccolato bianco e scaglie di cioccolato fondente.
I dessert sono entrambi ottimi e freschissimi anche se, dopo averli assaggiati entrambi, a mio giudizio lo zabaione è migliore rispetto alla millefoglie.
Ordiniamo il caffè con il quale viene servita della piccola pasticceria, buona e varia.
In definitiva un locale che ci ha soddisfatti sia per l’esecuzione dei piatti che per la professionalità del personale, che si muove con sincronia in un ambiente estremamente curato.
