Prezzo per persona bevande incluse: 103 €
Recensione
E’ il compleanno di un mio amico e, finalmente, dopo mille rinvii, riusciamo a cenare da Pierino, locale molto noto ed apprezzato in Brianza. Il mio amico e la sua fidanzata sono degli habitué, per me e il mio fidanzato si tratta della prima volta; anche per questo motivo sono entusiasta e non vedo l’ora di cenare.
Il parcheggio del locale è piuttosto ampio, nessun problema. Veniamo accolti molto cordialmente dal figlio di Pierino che ci fa accomodare al nostro tavolo. La mise en place è buona, le tovaglie lunghe fino a terra come piacciono a me, ma il locale è un po’ “freddo” e piuttosto anonimo. Ci sono altri tre tavoli occupati.
I camerieri, durante tutta la serata, si riveleranno molto premurosi e cordiali. Ottimo il pane fatto in casa e la focaccia che ci vengono serviti prontamente una volta effettuata la comanda.
La prima nota dolente (e ce ne saranno parecchie) riguarda l’entrèe, che non ci viene spiegata minimamente: ipotizziamo una crema di carciofi con Tabasco e spiedino di pancetta. Assolutamente troppo piccante, rovinerà il sapore del mio antipasto.
Ci viene offerto come aperitivo un vino bianco ottimo. Peccato che dopo due minuti il cameriere passa e porta via i bicchieri ancora mezzi pieni. Non abbiamo capito la ragione di ciò…
Elenco qui le portate che abbiamo ordinato in quattro.
Antipasti:
Astice arrostito, culatello, soncino, mandorle e pomodori dry (per due persone): è il mio antipasto, buono, ma ne ho mangiati di migliori.
Terrina di coniglio al rosmarino, gallina con i carciofi, vaniglia lesso, frittella di parmigiano, flan di porri: buono
Sardine arrostite, pressato di riso e finocchio, carciofi fritti e melograno: passabile
Primi (solo per due persone):
Risotto Carnaroli con porri, patate e “borroeula”: passabile
Tagliatelle di pasta fresca con cipollotto e gamberi: ottimo
Secondi:
Capesante dorate con un insieme di cereali, legumi e zucca: salvo solo il pesce, il resto è insufficiente.
Gamberoni arrosto con rape, catalogna, cavolo nero, salsa tamarindo: ottimo.
Branzino cotto nel filo di patate croccante, carciofi in casseruola: passabile, manca la pelle del pesce visto che il branzino è un pesce nobile…
Costoletta alla Milanese cotta con il burro chiarificato, cono di “chips”: buona.
Dolci:
“Pezzo duro” al pistacchio, pesche allo sciroppo, salsa zabaione: pessimo.
Sorbetti di frutta fresca: normali.
Sei consistenze di vari cioccolati: assolutamente insignificanti, il cioccolato in certi tratti era immangiabile o troppo “insipido”. Delusione totale per un’amante come me del cioccolato.
Nessun pre-dessert e nessuna piccola pasticceria insieme al caffè. Peccato.
Tempi di attesa tra una portata e l’altra lunghi e assolutamente ingiustificabili (ci sono solo altri tre tavoli). Prendiamo un Nobile di Montepulciano ottimo da accompagnare alle nostre portate.
I piatti non vengono mai illustrati e lo chef, uscito dalla cucina per salutare degli amici, non si è mai avvicinato al nostro tavolo per chiedere se era tutto OK.
La nota più dolente è il conto: 103 euro a testa. Uno sproposito per quello che abbiamo mangiato in termini di qualità, quantità e presentazione del piatto (pessima). Ho mangiato molto meglio in altri posti pagando il giusto. Una delusione quasi totale.
Non lo consiglierei a nessuno.
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