Cucina:7/8 Servizio:7 Ambiente: 9

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Recensione di del 10/08/2005

Pierino Penati

100 € Prezzo
8 Cucina
9 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 100 €

Recensione

Cucina:7/8 Servizio:7 Ambiente: 9

Giudizio personale:cappello Verde

Cena per 4 persone:

4 Pre-antipasti
4 flute di malvasia del piacentino
4 Antipasti
3 primi piatti
4 secondi piatti
4 piccola pasticceria
2 dolci
1 bottiglia di vino
5 bottiglie di acqua
1 cognac
4 caffè
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Tot cena 402 euro

Come anticipato nella mia ultima recensione sul locale, torno in questo famoso ristorante brianzolo per gustare le proposte estive.
La location è incantevole, completamente immersa in un giardino (anche se in realtà si tratta di un piccolo parco molto curato). La sala è molto curata, l’apparecchiatura è di classe. Particolare attenzione viene prestata alla forma dei piatti che varia a seconda dell’alimento e della presentazione dello stesso, la posateria è in argento.
Il servizio, guidato dal Patron, è cortese ed attento anche se in alcuni momenti della serata, è sembrato assentarsi, complessivamente di alta qualità.

Passiamo ora alla descrizione della cena.

Pre Antipasto

Ci viene servito un piatto rettangolare comprendente: verdure saltate avvolte da una fettina di tonno, un fiore commestibile di cui non ricordo il nome e cous-cous alle verdure con salmone marinato. (Discreto)
Il tutto accompagnato da un flute di malvasia dei colli piacentini.

Antipasti

-per Fabio “Ganiscini di pescatrice all’aceto e zucchero, germogli e carotine”, interessante la presentazione del piatto, per quanto riguarda il gusto la mia esperienza è limitata al boccone assaggiato su gentile concessione (Buono)

-per me “Frittelle di parmigiano al rosmarino, caprese liquida”, molto particolare la presentazione, il piatto giunge su un vassoio di legno in stile orientale ed è composto da una ciotola piena di frittelle di parmigiano aromatizzate al rosmarino (molto buone) e da una tazza da cappuccino con all’interno la caprese liquida. (Buono).

-per Massimiliano e mia moglie Mara, “ spiedini di gamberi con spinaci e zucchine”, anche qui posso riferire solo per il mio piccolo assaggio.(Buono)

Primi piatti

- per Fabio “Ravioli fritti, ripieni di verdura, da mangiarsi con le mani”, premetto che non ho assaggiato il piatto quindi riferisco quanto sentito. Troppo freddo il ripieno di verdure dei ravioli che almeno visivamente richiamano i più famosi involtini primavera della cucina cinese (giudicati insufficienti,).

-per me “Spaghetti grezzi alla “carbonara”, con tonno crudo ed affumicato” a mio giudizio e non solo, il piatto migliore della serata. Ottima cottura della pasta molto al dente, gustosa la variazione sul tema portata dalla sostituzione della pancetta con il tonno sia affumicato che fresco.(Ottimo)

- per Massimiliano “Tagliatelle di pasta fresca con cipollotto e gamberi, riduzione di crostacei”, piatto molto mediterraneo con profumi intensi e sapori ben distinti.(Buono, anche qui il mio giudizio è limitato ad un piccolo assaggio)

Secondi Piatti

-per Mara “Tonno cotto a bassa temperatura con piselli, fave fresche e scalogno “ il piatto è stato giudicato buono.

-Per me “Manzo cotto a lungo con olio extravergine e sale grosso, mazzetta di asparagi”. Incuriosito dal nome del piatto, dopo aver preso informazioni sul “taglio” di carne utilizzato (scamone), decido di assaggiare questa portata che rientra nel menù della tradizione.
Al momento in cui mi vengono portate le posate consistenti in forchetta e cucchiaio, penso ad un errore, ma quando arriva il piatto ne capisco il perché. Ottima la carne tenerissima, talmente tenera che basta il cucchiaio per tagliarla. Molto indicato a mio avviso il contorno di asparagi (molto buono)

-Per Massimiliano “Costoletta alla milanese cotta con il burro chiarificato, melanzane panate” anche questo piatto rientra nel menù della tradizione. (giudicato buono)

-Per Fabio “Carrè d’agnello al forno con patate tostate e cipollotto, senape in grani”, (giudicato buono)

Dolci

Ahime...qui la mia memoria ha fatto cilecca, non avendo degustato il dolce e, non amandoli in generale non ricordo cosa fossero.


Vino
Pinot Nero 2001 Mason Di Mason Manincor (48.00 Euro)

Cognac di cui non ricordo il nome (15 euro al calice)

In conclusione un ottimo ristorante in un ambiente incantevole, il giudizio sulla cucina fa riferimento alla mia esperienza personale, non completamente condivisa da tutti i commensali.

Lo consiglio.

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