Il ristorante Pierino è immerso in un bel giardino ed è formato da tre strutture: un tendone (dove degustare l’aperitivo in piedi nei festeggiamenti di nozze), un gazebo in legno e un elegante casolare. Sicuramente di grande fascino è l’ambiente del grande gazebo (con una cinquantina di coperti) completamente circondato da fiori ed alberi. Meno suggestivo l’interno del casolare (con più di cento coperti), comunque molto curato ed elegante, ma che riporta qualche traccia di quello che era originariamente (negli anni ’60) il locale: un’osteria di cucina tipica a prezzo fisso per i giovani brianzoli.
Ci accomodiamo nel gazebo, a un tavolo ad angolo con una splendida vista sul giardino. Il Sig. Penati, insieme ad un cameriere che distribuisce il menù a me e ai miei commensali, viene a illustrarci le proposte gastronomiche. Intanto un altro cameriere ci serve degli ottimi panini al sesamo e alle uvette, e delle focaccine.
Ci viene offerto un bicchiere di brut e una tazza di zuppa di verdure accompagnata da un cestino che contiene un patè di fegato d’oca, alcune verdure crude e un ottimo pomodorino che, come ci spiega il patron, viene cotto nel forno a 70 gradi per alcune ore.
Sono presenti alla carta due menu a prezzo fisso da 60 e da 70 euro (bevande escluse).
Personalmente scelgo alla carta:
- Tagliatelle di pasta fresca con cipollotto e gamberi, riduzione di crostacei: voto 8. La pasta è al dente, i gamberi sanno di mare (non sembrano, per fortuna, i soliti gamberi di importazione), il cipollotto è molto profumato. Unica pecca: la porzione di pasta non è molto abbondante.
- Sogliola e capesante in zuppetta con purea allo zafferano: voto 7. Non ho mai visto capesante di queste dimensioni, sembravano quasi medaglioni di manzo. Abbinamenti perfetti, ma complessivamente il piatto è un po’ troppo sapido.
- Sorbetto di passion fruit: voto 9. Mai mangiato un sorbetto così buono, ci speravo considerato il prezzo.
Poi assaggio dai miei commensali:
- Composta di coniglio al rosmarino, frittata al tonno, gallina ripiena, frittella di parmigiano, flan di porri: voto 7.
In particolare la frittella di parmigiano è eccezionale.
- Risotto dei profumi con fagiolini, basilico e pinoli: voto 8,5. La cottura è perfetta, l’abbinamento certo non innovativo ma la qualità della materia prima è altissima. E la porzione è abbondante.
- Gamberi, calamari e fiori di zucca, fritti in tempura alla birra: voto 9. La frittura è leggerissima e croccante, molto migliore della tempura che si mangia in un ristorante giapponese di buon livello.
- Zabaione caldo con savoiardi: voto 8. Zabaione preparato al momento davanti al nostro tavolo e offerto anche a chi non l’aveva richiesto ma ne voleva provare solo un assaggio.
- Crepes con frutti di bosco: voto 8. Crepes flambè preparata davanti a noi da un simpatico cameriere di origini orientali (tra l’altro un vero asso nel pulire il tavolo dalle briciole, attraverso un semplice cucchiaio e con un rapido movimento del braccio e del polso).
Inoltre prima dell’ordinazione del dolce ci portano una piccola pasticceria: voto 10.
Sul sito è presente il menù completo.
Riporto i prezzi delle portate:
- Gli antipasti tra i 20 e i 25 euro
- I primi tra i 18 e i 20 euro
- I secondi di pesce a 30 euro
- I secondi tra i 27 e i 30 euro
- I sorbetti e la frutta a 9 euro
- I dolci tra i 10 e i 15 euro.
- Vini da dessert al bicchiere: 5 euro.
Non ho visto la carta dei vini, e purtroppo non conosco il prezzo dei vini che abbiamo ordinato: un bianco e un rosso della Cascina Costa (vini della zona).
Nonostante l’alta qualità della cucina, il servizio pressoché perfetto e l’ambiente elegante, ma equilibrato, il prezzo a mio parere è piuttosto alto. Non ho pagato io, ma guardando il prezzi del menù credo avrei speso circa 75 euro per quello che ho mangiato e bevuto. Per antipasto, primo, secondo, dolce con un vino brianzolo il conto sfiora i 100 euro a persona.
Ristorante, a mio parere, adatto per occasioni importanti nelle quali oltre alla buona cucina si cerca un’atmosfera perfetta e un servizio raffinato.
