La mia compagna ed io decidiamo di testare questa ...

Recensione di del 10/04/2011

Trattoria al Pompiere

78 € Prezzo
9 Cucina
9 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Normale
Prezzo per persona bevande incluse: 78 €

Recensione

La mia compagna ed io decidiamo di testare questa trattoria dopo un'attenta selezione, frutto di un'analisi incrociata di ottime recensioni su ilmangione.it e su altri siti e guide dedicati all'enogastronomia. Ci presentiamo all'una circa di un'assolata e calda domenica di aprile, senza aver prenotato: dopo un'attesa durata pochi minuti, ci viene proposto uno dei due tavoli posti all'esterno del locale, a lato dell'ingresso, poiché le due salette interne sono entrambe piene di gente. L'opzione non ci dispiace, visto il clima favorevole, e quindi decidiamo di accettare l'offerta. Pertanto non starò a soffermarmi troppo sulla descrizione delle salette interne, che da una rapida occhiata sembrano molto accoglienti: tovaglie a quadrettoni verdi ai tavoli piccoli e ravvicinati, decine di foto in bianco e nero ai muri, prosciutti e salumi appesi al soffitto, e un lungo bancone con una mitica affettatrice Berkel a mano in bella vista rendono l'ambiente subito familiare. Ma più di mille parole sono le immagini che parlano da sole: il sito ne possiede una bella galleria assolutamente da vedere.
Non appena accomodati al tavolo nel tranquillo vicoletto, viene posto dietro la mia schiena un paravento di legno per proteggerci dai numerosi sguardi incuriositi dei turisti a spasso per via Cappello (l'affollata via dove si trova la casa di Giulietta, per intenderci): un'attenzione che decisamente apprezziamo.

Quando ci vengono porti i menu, comprendiamo immediatamente che della trattoria rimane soltanto il nome: accanto ai piatti della cucina tradizionale veronese, quali la spadellata di cavallo e gli gnocchi, ci sono anche molte proposte interessanti che esulano dal territorio. Una menzione a parte meritano gli assaggi di salumi e formaggi: basti dire che sono tanti e tali da occupare un'intera sezione del menu. Mi soffermo anche sulla carta dei vini, che è molto completa: accanto alle numerose proposte del territorio (di assoluta qualità), trovano posto anche molte blasonate e pluripremiate etichette provenienti da tutt'Italia e non solo.
Così per accompagnare tutto il pasto ci permettiamo il lusso di ordinare un ottimo Amarone della Valpolicella Classico Tenuta San Giacomo 2007 (45 euro): non è certo né il più famoso né il più costoso sulla carta, ma è in definitiva si rivelerà una scelta molto buona.

Decidiamo di saltare a piè pari gli antipasti, che pure appaiono succulenti e gustosi, per buttarci sui primi che ancor di più ci paiono interessanti: ardua è la scelta per entrambi, siamo tentati da più di un piatto, ma alla fine la mia compagna opta per gli spaghetti con il sugo di acciughe, ed io invece prendo i ravioloni con ripieno di magro con salsa al Castelmagno. Entrambi i piatti incontrano i nostri favori, anche se a dire il vero la mia porzione non abbonda di certo: tuttavia il nostro giudizio è ampiamente positivo.

Di seguito la mia compagna si dedica ad una selezione di formaggi erborinati, che dividerà con me perché ormai pressoché sazia, ed io ad un cosciotto d'agnello al forno con contorno di carciofi e asparagi bianchi di Bassano: la presentazione del piatto è senza troppi fronzoli, ma la cottura della carne è semplicemente perfetta. Molto apprezzabile anche il fatto che ci vengano indicati dal sous-chef le diverse tipologie di formaggi che vanno a comporre la selezione, ed il corretto ordine d'assaggio: egli ogni tanto sbuca fuori dalla cucina per coadiuvare nel servizio il cameriere cingalese dall'italiano un po' malfermo.
Tuttavia il servizio in generale è celere, tenendo conto del locale affollato.

Per concludere facciamo ancora un po' di spazio e ci concediamo un dessert a testa, o meglio, una coppetta di fragole con gelato alla crema lei, ed io una fetta di torta al cioccolato fondente belga con guarnizione di arance amare caramellate, che tanto ricorda nell'aspetto ma non propriamente nel gusto una Sachertorte, perché non lievitata ma come una mousse molto compatta.
Inoltre decido di viziarmi ancora un po' accompagnando il dessert con un bicchierino di Recioto di Soave.
Terminiamo finalmente con un paio di caffè.

Giudizio conclusivo: consiglierò sicuramente agli amici questa trattoria, perché ci ha favorevolmente impressionati sotto molteplici aspetti. L'ambiente è decisamente curato e consono ai miei gusti, il servizio è stato complessivamente celere e non ci ha fatto rimpiangere d'esser stati a margine del locale, la cucina ci è sembrata molto valida, senza troppi fronzoli nella presentazione dei piatti, la cantina ben fornita.
Il prezzo è consono alle aspettative (10-15 euro gli antipasti, 12-15 euro i primi, 15-25 euro i secondi, se la memoria non mi fa difetto), ed in linea con molte altre trattorie/osterie nel centro di Verona.

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