Prezzo per persona bevande incluse: 30 €
Recensione
Non ero mai stato a Verona e sono rimasto incantato da questa bellissima città nel corso della visita effettuata nel week end. Tralascio i rilievi artistici per soffermarmi, per evidenti ragioni, su quelli enogastronomici.
Seppur sommario, data la brevità della visita, il mio giudizio è stato risultato positivo e spero di non sbagliarmi se affermo che a Verona si mangia bene e si beve anche meglio.
Il centro storico è un brulicare di osterie ed enoteche con un'ampia offerta di vino e deliziosi spuntini d'accompagnamento.
Mi limiterò alla recensione dell'unica trattoria in cui ho effettuato una cena completa e della quale posso, pertanto, fornire un giudizio maggiormente accurato, poiché a pranzo mi sono "limitato" ad un goto di (ottimo) vino e ad uno stuzzichino in realtà sempre abbondante e delizioso.
Questa trattoria si trova assai vicina all'Arena ma leggermente defilata rispetto alle vie più trafficate e frequentata da molti veronesi: non è un locale da turismo di massa e cerca di salvaguardare i prodotti tipici e l'offerta locale.
L'ambiente è già stato accuratamente descritto nelle precedenti recensioni, di talché evito inutili ripetizioni.
Il servizio è stato abbastanza efficiente, se si eccettua la seconda bottiglia d'acqua che abbiamo dovuto richiedere un paio di volte, ma un po' freddino.
La cameriera elencava in maniera rapida e quasi incomprensibile le proposte fuori menu ed ho avuto la sensazione di essere un po' trascurato in favore della clientela che frequenta assiduamente il locale e che riceveva frequenti attenzioni del proprietario.
Io ho iniziato con un petto d'oca su letto di ortaggi ed ho scoperto con una certa sorpresa che, in realtà, il letto era costituito da un po' d'insalata verde e rossa tagliata sottile.
A parte questa distonia tra la carta e la realtà, debbo dire che il petto d'oca era semplicemente squisito.
Buone anche le polentine con formaggio, con lardo e con salame scelte dalla mia fidanzata.
Quanto ai primi, ho deciso di cimentarmi con un piatto tradizionale che non avevo mai mangiato: i bigoli al torchio con l'anatra.
Porzione abbondante e di buona qualità, al pari dei maccheroncini con salsiccia e fagioli scelti dalla mia compagna. La pasta è fatta in casa ed i piatti, in teoria piuttosto pesanti, sono risultati digeribili anche se, forse, mi aspettavo un sapore maggiormente accentuato da parte dell'anatra.
Per il secondo, l'offerta prevedeva una ampia scelta di filetti e carni alla griglia, io ho optato per l'angus che, in passato, avevo trovato altrove più saporito.
Come dolce abbiamo diviso in due una porzione di diplomatica, un pandoro con caramello caldo davvero ottima.
Nulla da dire sulla carta dei vini, con oltre 300 etichette disponibili: davvero straordinaria.
Noi ci siamo limitati ad un bicchiere, temendo l'etilometro, e ci siamo fatti consigliare un vino locale, un valpolicella davvero squisito.
Ottima anche la varietà delle grappe, ne ho assaggiata una morbida all'amarone straordinariamente valida.
Il prezzo finale, di complessivi 60 euro, è stato adeguato all'offerta.
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