Prezzo per persona bevande incluse: 47 €
Recensione
Lette numerose recensioni, dovendo stare in una zona non troppo distante dalla stazione ferroviaria, scegliamo questo locale, vicinissimo all’Arena, che pare aver destato buone impressioni.
Veniamo fatti accomodare molto gentilmente nella zona a destra dell’entrata, abbastanza vicino alla vetrata che dà sulla strada.
La prima impressione non è male, posto elegante e sul fondo un bel camino acceso sul quale viene cotta la carne. Quello che penalizza l’ambiente è il tavolo di dimensioni se vogliamo sufficienti ma la nostra collocazione risulta un po’ sacrificata e l’illuminazione scarsa (va detto che, reduce dal Vinitaly e particolarmente stanco, mi ritrovo ad avere esigenze molto nette). Il tavolo dà anche impressione di poca solidità: già all’inizio della cena ci viene fermato perché balla, ma anche il piano in legno che sta sotto la tovaglia non dà la sensazione completa da tavolo vero e proprio. La clientela alla fine risulterà abbastanza numerosa.
Entrée: offerta piccola zuppetta con crostini. Piacevole.
Due antipasti a 18 euro: due culatello e scaglie grana, mi pare. Abbastanza buoni.
Tre secondi a 55 euro: filetto, filetto al pepe verde, tagliata. Buoni e tenerissimi i filetti, duretta e insapore la tagliata.
Tre contorni a 15 euro: un'insalata mista, due patatine.
Tre dolci a 15 euro: per me crème brûlée, che mi viene preparata sul posto con scenografica fiamma ossidrica. Molto buona la materia prima usata per la crema. Per gli amici dolce al cioccolato e altro, tutti soddisfacenti.
Vino a 25 euro: Valpolicella Ripasso proposto da loro ma con offerta di sostituzione nel caso non soddisfi (un po’ dolciastro all’inizio ma poi migliora). Va detto che io stavo per scegliere un Bardolino, viste le numerose degustazioni da poco effettuate al Vinitaly.
Carta dei vini ai minimi termini con una campionatura di alcune tipologie ma senza indicazione del produttore, che poi anche quando ne si viene a sapere il nome, risulta ugualmente sconosciuto.
Pane: fette tipo supermercato servite calde coperte da tovagliolo ma sotto non ci siamo proprio. Calde e morbide ma senza sapore: quasi come mangiare il nulla.
Servizio: alternato fra una ragazza carina e quello che sembra il titolare o uno dei titolari. Impostazione professionale ma distaccata. Attenzione molto buona all’inizio, poi approssimativa sulla presenza al tavolo dei condimenti per la carne, tipo pepe e altro.
Più di una volta ci viene chiesto se va tutto bene ed è una domanda che fa sempre piacere ricevere, ma il distacco è totale.
Se dovessi ritornare ancora in questo locale, primo: mi metterei in una zona meno sacrificata e più illuminata e anche più lontana dalla porta d’ingresso; secondo: sceglierei io il vino, lista permettendo; terzo: cambierei il pane; quarto: eviterei che un amico ordini la tagliata di oggi. Per il resto con 47 euro, che sarebbero 50 se anche il terzo di noi avesse preso gli affettati, nella norma.
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