Prezzo per persona bevande incluse: 48 €
Recensione
Chi ha una vera passione per il vino non può non conoscere La Bottega del Vino, quello che si definisce un locale cult. In un vicoletto nella zona pedonale del centro storico di Verona non si nota la piccolissima insegna luminosa, ma la quantità esagerata di persone che affollano l'entrata con dei bicchieroni di cristallo che chiacchierando sorseggiano vini di assoluta qualità. Entrare è una delle fatiche di Ercole ma appena si leggono le etichette dei vini alla mescita, riportate su una enorme lavagna posta dietro il banco all'ingresso, scompare immediatamente il fastidio di quella confusione e si ha la sensazione di essere finalmente in Paradiso. Solaia, Sassicaia, Ornallaia, Gaja, tutto ciò che un appassionato di vini può desiderare è li, alla mescita. Fare una scelta è veramente complicato perchè se si sceglie uno si ha come la sensazione di aver fatto torto all'altro.
Dopo lo stupore iniziale chiediamo timidamente ad un cameriere un tavolo per cenare, aspettandoci una risposta negativa vista l'ora tarda e la quantità assurda di persone che riempivano il locale all'impiedi in ogni sua parte. La risposta è stata positiva, avremmo dovuto aspettare solo cinque minuti, che poi sono diventati venti, e nell'attesa ci ha offerto un calice di bollicine. Finalmente al tavolo leggiamo il menu, piatti tipici della tradizione veneta, tutti molto interessanti. Se la scelta al bicchiere era impressionante non ho parole per descrivere la carta dei vini. Ho frequentato e lavorato in tanti ristoranti con carte veramente importanti, ma tanta magnificenza è veramete rara da trovare.
Abbiamo preso entrambi l'antipasto della bottega, un po' deludente a dire il vero, ben presentati ma in fin dei conti erano tre pezzettini di polenta con su gorgonzola, pancetta fresca affettata e soppressata. Buoni, ma per € 8 mi aspettavo qualcosina in più. Bigoli all'anatra per il mio amico, eccezionali, ottima la pasta come la salsa, cottura perfetta e presentazione carina. Risotto all'Amarone per me, mantecato a dovere, cottura e consistenza perfetta, presentazione di gusto e sapore da non dimenticare mai, eccezionale.
Abbiamo pasteggiato con un bicchiere di Solaia del 2000 e un bicchiere di Magari di Cà Marcanda Gaja 2001, credo che non ci sia bisogno di commentarli.
Concludendo, la cucina è sicuramente di buon livello, il servizio, anche se puntuale, cordiale e preciso, è molto frettoloso, comprensibile visto il marasma che c'è costantemente in quel locale, l'ambiente è unico, non credo che si possa dare un giudizio obbiettivo, lo ami o lo odi, il posto è molto carino però offre la sensazione di non totale igiene, polvere eccetera, ma credo che almeno una volta nella vita bisogna andarci.
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