Prezzo per persona bevande incluse: 15 €
Recensione
Se avete fretta, e non avete voglia o tempo di leggere lunghe disamine (che peraltro non farò) su ambiente, piatti, servizio, ecc., vi accontento subito dicendo che è uno dei peggiori posti in cui mi sia capitato di mangiare negli ultimi quattro o cinque anni. Cucina da trattoria dei camionisti (ne esistono ancora?) con i difetti tipici di questi luoghi (materia prima non eccelsa, proposte scontate, piatti digestivamente impegnativi), senza però averne i pregi (prezzi bassi, ambiente familiare, parcheggio comodo).
Il ristorante si compone di due sale: una più piccola, che ha in tutto e per tutto le sembianze e il chiassoso vociare di un pub alle due di notte; e un'altra più ampia che si avvicina di più a quello che ci si può attendere da un locale che si voglia fregiare del titolo di ristorante. Per nostra sfortuna finiamo nella prima sala, col risultato di procurarci un mal di testa in tempi record a causa del frastuono che ci impedirà di parlare, se non nell'orecchio l'uno dell'altra, per tutta la (breve) serata.
Uno degli indaffaratissimi e solerti camerieri che vediamo saettare da una parte all'altra del ristorante ci consiglia di ordinare solo i primi e di lasciare i secondi a un secondo momento perchè "le porzioni sono molto abbondanti". Apprezziamo il consiglio, che col senno di poi si rivelerà salvifico, e decidiamo di iniziare con delle orecchiette al pesce spada e crema di broccoli, per mia moglie, e con delle lasagnette con gamberi, zucchine e zafferano, per me. Piatti difficili da sbagliare, se solo preparati con un minimo di attenzione. Questo almeno lo credevo prima di assaggiarli. Orecchiette, eccessive nella quantità, incolori, piatte-piatte, con uno spada dal sapore pungente davvero sgradevole. Lasagnette, a mio parere scongelate al microonde, con una pasta molliccia e un gusto che definirei banale più che scontato, al di sotto di quanto già l'ambiente e la filosofia da piatto ricolmo mi avessero fatto temere. Come dei ginnasti che abbiano clamorosamente sbagliato tempi e modi della rincorsa, decidiamo di evitare il salto verso i secondi, e di azzardare, al più, una porzione di dolce. Mi lancio su uno strudel di mele, che arrivo a sperare sia industriale, così da limitare almeno i rischi di clamorosi scivoloni. Mi arriva lo strudel servito con una crema ultra liquida misteriosa, che avrà il solo effetto di peggiorare il dolce rendendolo incosistente e bagnaticcio.
Conto di 30 euro in due per due primi (8,50 euro) un dolce, mezzo litro di vino sfuso pessimo a 7,50 euro (non avevano mezze bottiglie) e un litro di acqua. Secondi, non provati, dai 10 ai 13,50 euro.
Non so che dire, ristorante pieno, per una cena tra le peggiori mai provate.
Altre recensioni per "Dam A Traa"

Ho scoperto l’Hostaria Dam A Traa alcuni anni fa grazie alla mia ragazza e da al...

Dopo aver trascorso un pomeriggio a Cannobio, io e il mio compagno ci dirigiamo ...

Trovandomi a Verbania per lavoro, i miei colleghi del posto mi portano al Dam a ...
Condividi la tua esperienza
Raccontarci le tue personali esperienze è fondamentale per permetterci di conoscerti sempre di più ed offrirti consigli su misura per te. ilmangione non è più un'esperienza statica, ma una potente Intelligenza Artificiale che impara a conoscerti partendo da quello che ti piace.