Prezzo per persona bevande incluse: 17 €
Recensione
Dopo aver trascorso un pomeriggio a Cannobio, io e il mio compagno ci dirigiamo verso casa. Il traffico è intenso e così decidiamo di fermarci a Verbania a cenare. Non conoscendo alcun ristorante chiediamo informazioni. Ci viene suggerito questo ristorante sul lungolago di Verbania Suna. Con non poca fortuna troviamo parcheggio subito. Giunti al ristorante, un giovane e sorridente ragazzo ci chiede se abbiamo prenotato. La risposta è negativa. Rimane un solo tavolo non prenotato all'esterno e veniamo fatti accomodare lì.
Il nostro tavolo è vicinissimo a quello accanto. Impossibile non sentire i discorsi altrui e, purtroppo, anche il fumo di sigaretta.
La ragazza che si occupa del servizio è cordiale e gentile. Lascia il menu (un foglio fronte e retro) e ci chiede se vogliamo una bottiglia di acqua. Chiediamo acqua naturale e poco dopo viene servita una bottiglia aperta, di vetro blu, senza etichetta dal costo di due euro.
Il menu presenta poche scelte di mare e di terra. Noto che nella maggior parte dei piatti vengono segnalati prodotti surgelati (senza specificare qual è il prodotto surgelato) e poiché non capisco cosa può esserci di surgelato in un secondo di carne con patate al forno optiamo per una scelta (poca a dire il vero) che non contenga surgelati.
Ordiniamo due antipasti e due primi: un tagliere di salumi piemontesi (8 €), un carpaccio di manzo con funghi e scaglie di grana (8,5 €), ravioli al radicchio con crema di zafferano e speck (8 €), orecchiette con pomodorini, basilico e mozzarella di bufala (8 €). Da bere due lattine di Coca Cola (2,5 €).
Gli antipasti arrivano quasi subito. Le porzioni sono abbondanti, i salumi di buona qualità. Il carpaccio è la prima nota dolente, almeno per me.
Le scaglie di grana in realtà sono fettine quadrate prive di stagionatura degna di nota (questo il parere del mio compagno di origini emiliane).
Il carpaccio non è marinato né condito e il sapore non mi conquista. Cerco di incrociare lo sguardo di una cameriera per chiedere sale, pepe e olio, ma attendo almeno 10 minuti prima di riuscirci.
Terminati gli antipasti dopo un po' arrivano i primi. I ravioli non hanno una pasta di qualità, gli angoli non sono per niente morbidi, ma piuttosto duri.
Il sapore del radicchio non si percepisce. Lo speck si è seccato per la cottura eccessiva e il piatto è troppo salato anche per me che sono solita mangiare saporito. Non riesco a finirlo, mio malgrado.
Le orecchiette hanno una buona cottura. Il sugo di pomodorni è ottimo, ma della bufala io non percepisco neanche l'ombra. Il sapore che sento è quello di un noto panetto da cucina insieme a semplice mozzarella fresca.
Ci viene chiesto come procede la nostra cena, ma mi riservo di mostrare le mie lamentele in un momento successivo, perchè non mi piace coinvolgere (inevitabile con i tavoli così vicini) gli altri commensali.
Ordiniamo due caffè che non arriveranno mai. Ci alziamo e ci dirigiamo alla cassa. La ragazza si scusa per la dimenticanza e lo prepara al momento. Il caffè viene servito in tazzine di vetro (io odio il caffè al vetro), ma non c'è la possibilità di averlo in tazza classica: non le hanno!
A quel punto, qualdo ci viene chiesto come è andata la cena, io decido di manifestare le mie critiche sui ravioli salati e sulla bufala inesistente. La ragazza mi risponde che le consegne vengono fatte con regolarità ma che non sa effettivamente cosa avviene in cucina, ma che si serebbe informata.
Io credo che il personale debba sapere, eccome, cosa avviene in cucina, visto e considerato che è il gancio tra le parti. Mi dice che avrebbe verificato. Sparisce e dopo altri minuti di attesa torna per farci finalmente il conto. Il conto è di 33,50. Le orecchiette non sono state conteggiate.
Tirando le somme, il locale è un poco più di un pub che tenta di offrire i servizi del ristorante con scarsi risultati. Il personale, pur essendo cordiale e sorridente, non è attento.
Non so dire se manca di esperienza o è numericamente troppo esiguo per un numero di coperti così elevato. Magari entrambi! Un connubio che non sposa per nulla le mie aspettative, ancor meno alla luce dell'esperienza culinaria.
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