Cena sabato 13 giugno. Tavoli (vicini fra di loro) lungo il canale, tranquillo e tipico veneziano. Il menu è fisso, anticipato al telefono, non si può scegliere nulla. Capitando quasi in estate si mangia pesce.
Si parte con una polentina lenta (precotta?) servita per accompagnare dei moscardini al sugo, una spigola marinata e il baccalà mantecato. Di fatto lo stesso menu della recensione precedente. I moscardini erano buoni, ma non eccelsi (parlo proprio del sapore del cibo, non della salsa rossa), il baccalà e, soprattutto, la spigola erano molto buoni.
Dopo di che si passa a delle crespelle al pesce. E qui hanno esagerato con la troppa besciamella e il poco pesce, insomma sembra di mangiarsi una lasagna senza contenuto.
Poi abbiamo diviso delle porzioni di frittura (dopo antipasto e primi, una porzione per due persone è più che sufficiente). Era una frittura classica italiana, buona, ma nulla di indimenticabile.
Come dolce una crema al mascarpone con un po’ di marsala. Buona, ma
tutti hanno osservato che era troppo dolce.
Da bere mezzo litro della casa (nulla di che, ma almeno non ha dato
acidità di stomaco) e una bottiglia d’acqua.
Il conto è venuto 35 euro a testa.
Servizio con pochi fronzoli, ma efficiente. Penso che tornerò in inverno per provare il menu non di pesce. Sinceramente non consiglierei di venire qui a mangiare (spigola e baccalà a parte), ma poi penso alla media di Venezia e allora lo rivaluto.
