Con un volo low cost prenotato con largo anticipo,...

Con un volo low cost prenotato con largo anticipo, ci concediamo un fine settimana a Valencia.
Splendida la città e inevitabile la visita alla parte moderna, detta città dell'arte e della scienza.

Proprio qui, in una zona un po’ periferica ma ben servita dai mezzi pubblici, sorge l'Oceanografic. Questa sorta di moderno acquario con ogni zona del mondo è proprio una bella struttura; al suo interno, nel sottosuolo, hanno costruito il ristorante “Submarino”.
Noi abbiamo prenotato direttamente sul posto, invogliati dalla curiosità di vedere questo locale.
Il parco ad un certo orario chiude e prima delle 20 e 30 non se ne parla di poter rientrare per cenare.

Il locale è meraviglioso, moderno con tavoli ben distanziati, tuto sferico e circondato da un acquario enorme in cui girano in continuazione migliaia di pesci… e voi siete lì nel mezzo! Arredo tecnologico con abbondanza di luci e colori: sembra un po’ di essere in un film.
Purtroppo la nota dolente è il cibo, peraltro super reclamizzato, di un giovane chef emergente.
Noi abbiamo provato la classica paella alla valenciana e nell'attesa un piatto di jamon iberico.
Sul prosciutto nulla da dire: era buono, ma in tre giorni a Valencia ne ho mangiati di migliori a metà prezzo. La paella invece era secca e con poco condimento: piatto venduto per due, oltre 40 minuti di attesa e porzione scarsa. A prescindere dalla quantità, ci veniva da pensare che essendo in un parco marino non si lesinasse sul pesce...
Forse era la serata sbagliata, ma anche la crema catalana sembrava quasi un budino riscaldato: è stato il gran finale, insieme al bel conto di 110 euro.

Abbiamo pasteggiato con due birre locali, dato che i prezzi dei vini erano troppo alti.
Il nostro consiglio, se siete nel parco, è di visitare il locale con una scusa: ne vale la pena… ma mangiate altrove!