Durante un weekend di relax alle terme di Bormio a...

Recensione di del 20/03/2010

Agriturismo Raethia

27 € Prezzo
10 Cucina
10 Ambiente
8 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Ottimo
Prezzo per persona bevande incluse: 27 €

Recensione

Durante un weekend di relax alle terme di Bormio abbiamo optato per pernottare e cenare presso l’agriturismo Raethia che si trova in località Pedenosso, a pochi chilometri dalla meta della nostra gita.
Giunti all'agriturismo, la vista spazia su un panorama davvero incantevole che abbraccia tutta la Valdidentro protendendosi verso la conca di Bormio e verso la strada che si inerpica al passo del Foscagno. Da questo dosso posto a metà montagna si volge lo sguardo verso le montagne più importanti dell'Alta Valtellina: verso sud est si trovano le cime del gruppo dell'Ortles-Cevedale, tra le quali sono visibili il Gran Zebrù, Il Monte Confinale, il Cevedale, il Monte Tresero, in direzione ovest domina la scena il Monte Masucco che è proprio di fronte sull'altro versante della valle, mentre si scorgono il corno di San Colombano e la Cima Piazzi. Verso Bormio poi si ammira uno scorcio suggestivo della cresta di Reit.
L’agriturismo è ricavato da una antica costruzione databile nella seconda metà del 1700, sapientemente ristrutturata, nel rispetto del meraviglioso paesaggio che la circonda. Al piano terra si trova il ristorante dell’agriturismo, mentre i piani superiori sono adibiti a camere in quanto presso l’agriturismo si trova accoglienza anche per pernottare. Sono, infatti, disponibili alcune camere recentemente ristrutturate, arredate con gusto e semplicità, e dotate di tutti i confort per trascorrere periodi di relax e divertimento, nella quiete e nella tranquillità del posto.

Entrando nel ristorante ci si trova di fronte ad una piccola “reception” dove ci accolgono i proprietari dell’agriturismo, il signore e la signora Pienzi che si occupano con i loro figli della gestione della struttura e della produzione di salumi, formaggi e prodotti caserecci che caratterizzano cene e pranzi presso il loro agriturismo. Al di là del banco di “reception” si scorgono, infatti, grandi forme di formaggio “casera”e “bitto” (quest’ultimo con la denominazione DOP) che, come ci spiega la signora, sono tutti prodotti nella malga di proprietà della famiglia (una curiosità: è possibile acquistare i loro formaggi e salumi per portare a casa un “ricordo” ed un assaggio dei sapori valtellinesi: attenti al taglio del formaggio della signora abituata alle porzioni "abbondanti").
Il ristorante ha tre sale, gli ambienti sono luminosi ed in particolare la sala in fondo dove ci accomodiamo ha una grande vetrata, che offre la possibilità di ammirare il panorama esterno, ed un bel caminetto con un’accogliente poltrona che rende l’ambiente molto famigliare e caratteristico. Le tre sale sono decorate con quadri paesaggistici alle pareti e allestite con tavoli e sedie rigorosamente in legno. Ad accoglierci in sala è uno dei figli dei proprietari che si occupa del servizio ai tavoli, molto cordiale ed attento alle esigenze dei “tavoli”. Al nostro arrivo i tavoli sono già apparecchiati con semplici tovagliette di stoffa e cestini di pane casereccio che subito stuzzicano l’appetito.

In questo ambiente accogliente, caratteristico e famigliare si gusta la cucina tipica valtellinese ed, infatti, optiamo per il menu della casa che si compone di due antipasti, un primo, un assaggio di due secondi ed il dolce. Accompagnamo la cena con del vino rosso valtellinese: l’“Inferno” della Cantina Pietro Nera.
Iniziamo la cena con un piatto di salumi prodotti dall’azienda di famiglia composto da due assaggi di salame di differente stagionatura (di cui uno meno grasso e dal sapore più delicato e l’altro più stagionato e molto saporito) e dell’eccellente bresaola sempre di loro produzione morbida e gustosa, accompagnata da una giardiniera “fatta in casa” acetosa al punto giusto.
L’antipasto prosegue con un piatto di buonissimi sciatt, serviti caldissimi per esaltarne la croccantezza; una menzione particolare merita la forma degli sciatt non perfettamente tondi ma piuttosto simili a delle ciliegie; gli sciatt sono serviti con dell’insalata di verza che dona una sensazione di freschezza al palato.

Passando al primo ci troviamo di fronte ad un piatto di pizzoccheri preparati dalla signora e serviti fumanti; ciò ne esalta ancora di più il sapore. Buonissimi, conditi con maestria in quanto la pasta al grano saraceno è cotta al punto giusto, il formaggio è ben amalgamato ed il tutto è insaporito da quadratini di patate e tenerissime foglie di verza.

Ancora deliziati dal primo, ci viene servito il secondo piatto composto da due assaggi preparati con carni dell'azienda di famiglia: uno spezzatino di manzo caratterizzato da una carne tenera e magra con un sugo molto gustoso; ed il secondo assaggio che è invece della carne di capra in salmì, anche questo caratterizzato da una carne molto tenera ma un po’ troppo saporita.

Concludiamo con il dolce della casa, un semifreddo di nocciole decorato con della crema di zabaione. Che dire? Il semifreddo era delizioso e caratterizzato da un intenso sapore di nocciole.
La descrizione della cena evidenzia già un giudizio assolutamente positivo per la bellezza dei posti e la genuinità del cibo: è un luogo ideale per trascorrere romantici week-end o anche momenti in famiglia o in amicizia, accuditi dalla premurosa presenza della famiglia Pienzi e deliziati dalla cucina tipica valtellinesi, il tutto scoprendo un ambiente meraviglioso che nessuna fotografia riesce a rendere ammirabile come dal vivo.
PS: merita una nota positiva anche la prima colazione servita al mattino (per chi pernotta presso la struttura) con spremute, muffins e marmellate “fatte in casa”, deliziose.

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