Per le vacanze di Pasqua io e la mia ragazza abbia...

Recensione di del 08/04/2007

Locanda di Nonna Gelsa

25 € Prezzo
8 Cucina
7 Ambiente
7 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 25 €

Recensione

Per le vacanze di Pasqua io e la mia ragazza abbiamo scelto l'Umbria. Consigliati dalla propietaria dell'agriturismo ci siamo recati in questo locale sia per cena che per il pranzo del giorno di Pasqua.
Il posto è facilmente raggiungibile dalla strada principale di Umbertide, ed ha un grande parcheggio (il giorno di Pasqua ho contato almeno venti auto).
Il locale si trova sulla strada che da Niccone, piccolo paese vicino ad Umbertide, porta al lago Trasimeno, strada che vale la pena comunque percorrere per il suo panorama mozzafiato, immerso in un verde riappacificatore.

Il posto d'impatto è molto carino: soffitto a botte con mattoni a vista, tavoli di legno scuro non troppo ravvicinati, apparecchiati con cura, con tovaglie gialle che ben contrastano il colore chiaro delle pareti.
Ci hanno fatto accomodare subito in entrambe le occasioni.
Il servizio è cortese, la padrona di casa è molto efficente con un sano tocco di spirito contadino: si ferma volentieri a scambiare qualche battuta con gli avventori.

Per il bere, ambedue le volte mezzo litro di rosso della casa, fermo, di giusto corpo, non troppo pesante, che ben si accosta a ciò che abbiamo mangiato.
Per iniziare abbiamo sempre preso l'antipasto che porta il nome del locale: un piatto grande ben riepito di salumi, verdure grigliate, gratinate, torta salata, intercalato da un piccolo supplì di riso, piuttosto che da delle olive. Un piatto di fattura semplice, ma sostanzioso, dove gli accostamenti, seppur strani, comunque non stonavano.

La prima sera io ho saltato il primo mentre la mia fidanzata ha preso dei tortelli di ricotta e spinaci fatti in casa con salsa di noci: li ho assaggiati erano molto buoni.

Per me tagliata di manzo con aceto balsamico rucola e grana. La carne, chianina, non ha bisogno di troppi elogi: forse un po' troppo aceto.

Per concludere un dolce: io prendo una bavarese allo yogurt con salsa di fragole fresche, per la mia morosa un tortino al cioccolato con panna montata. Entrambi i dolci da applausi.

Il giorno di Pasqua abbiamo replicato con l'antipasto; come primo io ho preso delle pappardelle al sugo d'agnello mentre la mia morosa un timballo di riso agli asparagi e salsiccia.
Se le pappardelle erano comunque un piatto gustoso mi sono inchinate al timballo: un fiore di pasta all'uovo ripieno di riso, besciamella, salsiccia e asparagi, delicatissimo e veramente buono.

Come secondo per me agnello con patate al forno, per la mia fidanzata la tagliata già descritta in precedenza.
La porzione di agnello era generosa, la carne buona, cotta alla brace al momento (difatti ho aspettato un po') "appiccicosa alle mani", ma non in bocca, veramente un buon secondo.

Come dolce ho subito fermato la mia bavarese già provata la sera prima.
La spesa totale è stata di 40 euro la prima sera, di 60 la seconda; un venticinque euro di media ben investiti.
Il locale, citato per più anni sulla guida TCI delle osterie italiane, e sul Gamberorozzo (altra guida delle osterie) è un posto da provare se ci si trova da quelle parti, dove una cucina semplice e gustosa non tradisce sul prezzo finale.

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