Prezzo per persona bevande incluse: 25 €
Recensione
Su consiglio di amici, trovandomi a Trieste, prenotiamo un tavolo in questa osteria nelle vicinanze del porto e non lontana dalla stazione, sita in una via stretta e con discrete difficoltà di parcheggio.
E' una delle osterie tipiche giuliane, sempre affollate fino a tarda sera, ricche di storia, anche se l'ambiente è un po' retrò e una delle note che colpiscono è la presenza alle pareti di numerose locandine di spettacoli tetrali del Politeama Rossetti: tutte sono autografate dai più grandi attori teatrali italiani, che finito lo spettacolo, hanno, o forse avevano, l'abitudine di chiudere qui la serata.
Il locale è costituito da due sale, la più grande coincide con l'entrata ed ha una capienza di circa 60 coperti, mentre la piccola, sulla sinistra, non ne conta più di 20; i bagni sono sulla destra e sono da osteria senza troppi formalismi.
Ordiniamo antipasto di mare che viene servito in piatti unici distribuiti sul tavolo, uno ogni tre commensali, siamo circa in quindici, e comprendente:
seppioline, tonno con fagioli e cipolla, un gambero, polpa di granchio (voto 6).
A parte la semplicità degli ingredienti, avverto poca freschezza e molta conservazione sott'olio degli stessi.
Pasteggiamo con vino sfuso della casa che il cameriere conferma essere Tocai friulano, apprezzato per la sua consistenza e per il gusto mediamente intenso (6,50 € al litro). L'acqua Recoaro (residuo fisso 153) è servita chiusa la tavolo.
Proseguiamo con il primo ordinando:
Spaghi allo scoglio con vongole,cozze e gamberi (voto 6/7).
E' il cavallo di battaglia della casa, ma stasera, da come mi riferiscono i miei commensali e da come provo di persona, ha più l'andamento di un "ronzino": probabilmente dato il grande afflusso della giornata festiva, la cucina deve lavorare più velocemente ed è quindi, a mio parere, meno attenta.
Il piatto è sovradimensionato con il pomodoro che copre abbondantemente il gusto dei molluschi ed è abbastanza brodoso, servito in padelle con la frequenza degli antipasti.
Siamo abbastanza sazi, ma vogliamo testare anche i secondi, grazie ai quali vi è un parziale riscatto della serata sinora non negativa, ma nemmeno esaltante, culinariamente parlando.
Vengono servite tre orate e tre sgombri alla grgilia, accompagnati da un paio di vassoi di sgombri fritti (voto 7/8): il pesce è freschissimo e non unto, anche se la propinata provenienza delle orate dal mare del Golfo è parsa una forzatura, visto che, per taglia e sapore, assomigliavano a quelle allevate.
Concludiamo con un sorbetto alla vodka e il caffè la trasferta nella sempre affascinante Trieste, lasciando il locale con una sensazione di positività, non eccessivamente entusiasmante.
Il conto è stato pari a 23 euro cadauno.
In particolare.
Antipasti da 6 a 9 euro.
Primi da 6 a 9 euro.
Secondi da 7,5 a 16 euro (per la grigliata mista di pesce).
Vino sfuso Prosecco 7,5 euro al litro.
Vino in bottiglia 10 euro per Ribolla, Tocai, Sauvignon.
Vino in bottiglia Livio Felluga Sauvignon 16 euro.
Coperto 1,5 euro.
Dolce 3 - 4 euro.
Contorno 3 euro.
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