Giungiamo in due una sera della seconda settimana di giugno alla ricerca di qualche piatto tipico della zona di Trieste e per la verità il posto ci viene indicato come uno dei più caratteristici e tipici della zona. A dire il vero per fortuna troviamo qualche indicazione nelle vicinanze che ci facilita la ricerca perchè, in una città che visitiamo solo da turisti, la zona non è centrale e non è facile trovare il locale. Visto il numero dei coperti (tanti), nei giorni festivi o il sabato, il parcheggio è un po’ difficile .
Il locale è accogliente, spazioso e accessibile, con tavoli anche grandi e rotondi, dove in compagnie di 5-6-7 persone si possono guardare in faccia (decisamente bello il poter vedere preparare i piatti su un’enorme griglia).
Veniamo subito accolti e fatti accomodare da personale premuroso che lascia un attimo di tempo per raccogliere le idee, dopodiché ci vengono spiegati i piatti che sono chiaramente riportati sul menu.
Scegliamo come antipasto uno strudel di formaggio con fonduta tartufata diviso in due per arrivare agevolmente alla fine (molto molto buono).
Come primi, decidiamo per un piatto di fusilli al curry e piselli e mi pare pancetta o speck (mi scuso per l’imprecisione ma la memoria mi ha tradito) buoni e gustosi, oltre a un’eccezionale jota carsolina.
I secondi consisteranno poi in un petto d’anatra con salsa di erbe del Carso e una tasca di maiale con formaggi e prosciutto (entrambi ottimi).
Dulcis in fundo due particolari mille-foglie, squisite e consistenti in scaglie di pasta sfoglia sprofondate in una delicata crema pasticcera.
Da bere due calici di vino e una minerale gasata.
Ambiente bello (rustico raffinato), un servizio rapido e curato, completano una più che piacevole cena (80 euro tonde il totale).
Da provare e tornarci.
