L'ultima volta che ho consumato un pasto in questo...

Recensione di del 09/04/2010

Bacco e Arianna

60 € Prezzo
7 Cucina
8 Ambiente
9 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Buono
Prezzo per persona bevande incluse: 60 €

Recensione

L'ultima volta che ho consumato un pasto in questo ristorante ormai non la ricordo più quindi, complice un anniversario di matrimonio, il mio, io e mia moglie decidiamo di esercitare i nostri palati in questa location, così poco piacevole all'esterno, quanto molto apprezzabile all'interno.
Il ristorante è a Trezzano sul Naviglio, a 500 metri dalla Tangenziale Ovest, lungo la Provinciale Vigevanese. Poco parcheggio purtroppo, va detto, ma basta allontanarsi di poche decine di metri ed un posto per l'auto lo si trova.
Suoniamo il campanello sulla destra della porta d'ingresso e la cameriera subito ci fa entrare ed accomodare.
Non mi dilungherò a descrivere la sala, già ben raccontata da altri mangioni.
Da notare comunque un'apprezzabile quantità di grappe di vario genere all'ingresso, uno scaffale molto fine ed elegante con notevoli etichette enologiche e tanti mestoli e cucchiai in legno appesi alle pareti. Un mix tra rustico e moderno.
Tavola ben ordinata, semplice, con tovaglia e salva tavolo in cotone grezzo, tinta ecru, quasi una juta, come tonalità ed aspetto visivo. Lo stesso vale per il tovagliolo.
Una sorta di tumbler basso per l'acqua ed un calice, vagamente un mix tra Borgogna e Renano, per il vino.
Sulla tavola è presente un piccolo vassoio con focaccine rustiche, pane e grissini caserecci: tutto ottimo.
Un simpatico e fortunatamente poco invadente cameriere ci chiede se preferiamo acqua naturale o gassata e ci consegna la carta.

Optiamo per due antipasti e due secondi: per me una fantasia di mare ed una spadellata di calamari su letto di radicchio trevigiano e riduzione di aceto balsamico, mentre per mia moglie una selezione di affettati con crescentine ed una tagliata di branzino con fiore di zucca ripieno di frutti di mare e quenelle di patate.

Mentre scelgo il vino ci viene offerto un appetizer: una coppetta a vista con fili di barbabietola rossa e fagioli neri su di un letto di insalatina, guarniti con fette di mandorla tostata e pelata e senape dolce.
Direi ottimi, ma il mio giudizio è falsato dalla mia nota barbabietolofilia.
Il vino scelto è un Greco di Tufo DOCG 2008 Mastrobernardino, di Atripalda, 12,5 % di volume alcolico. Servito alla temperatura perfetta, di un colore paglia carico, acidulo al punto giusto: sono soddisfatto!

Nel frattempo, terminato l'appetizer, ecco arrivare dopo un paio di minuti un imponente vassoio con quattro antipasti di mare: è il mio antipasto.
Quattro ciotole, contenenti rispettivamente: una passatina di ceci con fragoline di mare (ciuffetti di seppie, i tentacoli), un'insalata finissima di finocchio, arance e filetto di triglia, una quenelle di baccalà con medaglie di polenta e, credo, un ciuffo di rapa rossa a fili sottilissimi ed, infine, un'insalata fresca con mela verde, gamberi e senape dolce; il tutto da consumarsi secondo l'ordine elencato.
Giunge a noi anche l'antipasto di mia moglie, ghiotta di salumi, che consiste in un gran piatto con abbondante culatello, coppa, salame e lardo, il tutto accompagnato da ottime crescentine, una sorta di gnocco fritto.
I miei antipasti sono eccellenti, a parte il filetto di triglia forse un po' troppo cotto e che, di conseguenza, risulta un po' secco. La passatina di ceci con fragoline di mare è eccellente: la divoro, ne sono entusiasta. Molto buono anche il baccalà e buona anche l'insalata davvero molto fresca.
Bene, sono sazio: perché ho ordinato il secondo?
Mia moglie divora tutto: il culatello è "un burro" e le crescentine sono davvero ottime, calde e fragranti.

Dopo una pausa di una decina di minuti, forse quindici, ecco i secondi.
Una cupola di radicchio di Treviso con sopra adagiato un calamaro “spadellato” certamente in piastra; il tutto guarnito da una riduzione di aceto balsamico.
Devo essere sincero, forse perché già sazio, non apprezzo appieno il mio piatto. Noto poco contrasto: il radicchio, già leggermente amarognolo, trova un appiattimento con la punta amara tipica della cottura alla piastra che ha avuto il calamaro. Il piatto, pur essendo buono, non riesce a farsi apprezzare.
Mia moglie è molto più fortunata e riceve questo splendido filetto di branzino pescato, cotto a puntino, tenero e succoso, guarnito con una quenelle di patate passate al setaccio ed un fiore di zucca riempito con una dadolata di frutti di mare. Presentazione ottima, con la tagliata protagonista, e sapore delicatamente squisito.

Siamo davvero in piena indigestione: non ne possiamo più. Le porzioni erano davvero abbondanti, ma va detto che non siamo due supermangioni.
Non posso rinunciare al cucchiaino di gorgonzola dolce e cremoso che mi viene offerto, anche se non so proprio dove farcelo stare; mi sforzo: è buonissimo.
Non posso certo rinunci era al dolce anche perché non sia mai ch’io esca da un ristorante senza aver goduto di una sana dose di zucchero!
Opto per un bicchiere di caramello con crema di marroni, mentre mia moglie sceglie una cioccolata calda in crosta.
Arrivano i piatti: il mio è un quadro bianco con tre pennellate di cioccolato fondente e gocce di marron glacé disseminate qua e la. Su un lato, un bicchiere realizzato con caramello di zucchero semolato contenente una buonissima crema di marroni e crema di latte. Molto buono.
A mia moglie tocca invece un tortino di pasta al cacao contenente una crema densa di cioccolato fondente: molto buono anche questo, a detta di mia moglie.
Siamo davvero sazi e non riusciamo nemmeno a bere il caffè.

Credo che, date le porzioni, il conto sia ben speso.
Certo qualche piccola nota negativa, come il sapore troppo uniforme del calamaro, le porzioni dell’antipasto “fantasia di mare” forse un po’ eccessive ed il filetto di triglia un po’ secco e l’acqua naturale microfiltrata messa in conto ad € 2,50, ma nel complesso un otto pieno ci può stare, senza problemi.
Apprezzabile, a fine serata, la visita in sala dello chef e comproprietario del locale Gianni.
Il rendiconto: due coperti € 4,00, un Greco di Tufo € 23,00, un'acqua naturale microfiltrata (spero) € 2,50, una fantasia di mare € 16,00, una selezione di affettati € 12,00, una spadellata di calamari € 23,00, una tagliata di branzino € 22,00, un bicchiere di caramello con crema ai marroni € 9,00, una cioccolata calda in crosta € 9,00. Totale € 120,50.
Torneremo per un’analisi in futuro.

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