La Locanda Margon, ospitata in una bella villa di ...

Recensione di del 12/09/2009

Locanda Margon

60 € Prezzo
10 Cucina
9 Ambiente
9 Servizio
Rapporto qualità/prezzo: Ottimo
Prezzo per persona bevande incluse: 60 €

Recensione

La Locanda Margon, ospitata in una bella villa di proprietà dei Fratelli Lunelli, titolari della “Cantina Ferrari”, si trova a Ravina, piccolo centro vicino a Trento ed è gestita dallo Chef Walter Miori.
Arrivarci non è proprio semplicissimo. Numerosi, e ben disposti, cartelli aiutano comunque anche chi, come me, non è propriamente un mago dell’orientamento. Il premio, all’arrivo, è un panorama decisamente bello ed appagante. Panorama che in parte si può apprezzare anche dall’interno del ristorante.
All’ingresso si è accolti dalla gentile moglie dello chef e la scelta è tra la sala principale e la veranda. I tavoli sono apparecchiati con cura e tutto l’insieme,abbigliamento e stile dei camerieri compreso, trasmette un senso di buon gusto e lusso garbato.
Oltre ai piatti alla carta, sono proposti due menu degustazione.
Il “ Bollicine” che abbina quattro tipologie di spumanti Ferrari: Classico, Perlè, Rosè e Demi-sec.
Il degustazione con quattro portate scelte dallo chef.
A pranzo, se non ricordo male, si può scegliere anche un menu “leggero”.

Ho scelto il menu “a sorpresa”; imitato anche dai miei tre commensali.
Nell’attesa dell’antipasto, ci è stata portata una “zuppa di zucca con mozzarella di bufala e amaretti sbriciolati“ come saluto dalla cucina.

L’antipasto è stato “Fiori di zucchine tiepidi ripieni di ricotta e porcini, su brunoise di pomodorini con lamelle di porcini“.

“L’orzotto con funghi,piccola cialda e spuma di trentin grana“ ha rappresentato il primo piatto; al quale va aggiunto un, gentilmente offerto, fuori menu: “il canederlotto con puzzone di Moena, tartufo, burro e verza“.

Come secondo, “petto d’anatra con pesche sciroppate su indivia brasata e zucchine trifolate“.

Dopo una breve pausa, è arrivato un “Sorbetto al limone con sottili striscioline di limone candito e salsina di fragole“.
Infine il dolce: “Composizione di dessert. Tortino ai due cioccolati; semifreddo alla nocciola e panna cotta con lavanda“.
Il giudizio complessivo è decisamente favorevole; una media molto alta con punte “dolomitiche” rappresentate dalla zuppa di zucca, il canederlotto e il pre-dessert.
Forse,a mio personalissimo giudizio,un pizzico sotto il suddetto livello,molto alto, il petto d’anatra. Ma, ripeto, a voler cercare il pelo nell’uovo.
Da segnalare il pane! Prodotto in casa,di numerose tipologie, tutte buonissime (che andava via come il pane;nonostante i nostri buoni propositi di non esagerare!).
Altrettanto buono è stato anche l’assaggio di olio proposto ad inizio cena.
Servizio gentile, efficiente e preciso.
La carta dei vini propone,oltre ai prodotti della cantina di casa, una vasta scelta di bottiglie italiane ed estere.
I miei commensali hanno ordinato, dopo lo spumante classico offerto come aperitivo, due calici di rosè, Ferrari of course, e un bicchiere di rosso locale “Montalto”. Tutti graditi.
Personalmente, posso dire che l’acqua Surgiva era buona.
Complessivamente una cena che ha confermato l’ottima impressione che avevo riportato un paio di mesi fa a pranzo. Giudizio ampiamente condiviso dagli altri tre commensali.
Il conto finale è stato di 238 euro: menu a 55 euro, gli aperitivi gentilmente offerti, quattro bottiglie di acqua minerale, 12 euro, il calice di vino rosso 6 euro.
I due rosè sono stati gentilmente offerti in quanto mia moglie, leggermente indisposta sul finire della cena, ha preferito saltare il dessert: una premura direi quasi eccessiva; ma che rappresenta comunque un ulteriore “valore aggiunto”.
Un rapporto qualità/prezzo che mi sento di definire ottimo,grazie anche alla piacevolezza dell’ambiente.
E che mi invoglia sicuramente a tornarci pur non essendo Ravina alle porte di Verona.

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