Siamo a Torino, sul suolo più antico del centro, il Quadrilatero Romano, dove la famiglia Balint, emulando i noti Addams, ha deciso di dare vita al locale che mancava in città: “La Casa del Demone”, un omaggio al lato più affascinante della prima capitale d’Italia, destinato a diventare il punto di ritrovo per antonomasia di quel popolo della notte dedito ad un unico culto proibito: il savoir vivre. L’antieroe simbolo della terra di origine dei Balint, quel conte Vlad Tepes che il mondo conosce come Dracula è l’intangibile padrone di questa “casa” dove tutto può succedere: sotto gli occhi infuocati di corvi minacciosi, gli ospiti sono accolti da demoniache presenze, quadri che si animano, tombe profanate e non-morti dal triste fato. Teschi e scheletri esorcizzano la morte per celebrare la dolce vita e, non per nulla, sono diventati una forte tendenza fashion che, da Londra, New York e Parigi ora sbarcano anche nel capolouogo piemontese, sdoganati dal macabro e reinventati in chiave pop/dark. Cultura, alta tecnologia, l’arte del food & drink: i tre volti di Torino sono i temi portanti de ”La Casa del Demone”, un salotto inquietante e ironico al tempo stesso, che rimarrà aperto tutta la notte per proporre peccaminosi piatti a base di Angus argentino, T-Bone americano e tantissime varianti sul tema di carne alla griglia, preparati dal mefistofelico cuoco di Buenos Aires.
Ristorante molto cool, bellissimo ma soprattutto buonissimo.
Siamo andati in quattro con prenotazione, gentile e cordiale il personale. Abbiamo mangiato filetto di angus argentino con contorno di patate al forno. Porzioni abbondanti, circa 500 gr di carne a testa. C'erano anche un accompagnamento di salsine a dir poco spettacolari: chimichurri e una salsina di verdure in agrodolce; il tutto innaffiato con un buon vino argentino.
Sicuramente uno dei ristoranti migliori che io abbia mai frequentato. Da ritornare sicuramente e lo consiglio a tutti.
